Lago più pulito, dalle Torbiere via 10 tonnellate di rifiuti

Sebino. L’intervento dell’Autorità di bacino dei laghi finanziato con fondi regionali. Bosio: «Garantire interventi simili almeno per i prossimi 3 anni».

Vecchi bilancini da pesca, taniche di benzina, cassette di plastica e i soliti copertoni, materassi e materassini. C’è di tutto nelle 10 tonnellate di rifiuti ripescate dal lago nelle ultime settimane dall’Autorità di bacino dei laghi di Iseo Endine e Moro nella zona delle «lamette» alle Torbiere di Iseo, riserva naturale dove, a causa delle correnti del lago, finiscono e si accumulano molti dei rifiuti ingombranti. L’ente che gestisce le aree demaniali dei laghi ha affidato alla sua società controllata, Manutenzione e promozione laghi (Mpl), l’incarico di raccogliere più materiale possibile potendo contare su un contributo regionale di 165mila euro assegnato per questo specifico intervento dal settore Ambiente del Pirellone.

Lo sguardo dei droni

Il progetto, chiamato «Miglioramento ecologico delle Torbiere del Sebino», aveva due obiettivi: la riqualificazione naturalistica e ambientale, con la riapertura di due canali già esistenti per favorire il ricircolo dell’acqua dal lago alla Torbiera; la raccolta dei rifiuti dalle sponde lacuali. Erano stati i droni dell’Arpa a sorvolare la zona individuando rifiuti urbani sparsi su una superficie di 500mila metri quadrati; a settembre erano invece entrati in azione i battelli spazzino e i lavoratori della Mpl per avviare la raccolta.

Il «filtro» del canneto

«È stata un’azione importante – dice Alessio Rinaldi, presidente dell’autorità che ha sede a Sarnico – che dovrà essere ripetuta. Quello che abbiamo appena concluso è un progetto pilota, che per dare i suoi frutti dovrà essere replicato nei prossimi anni. Il materiale raccolto è una minima parte di quello presente tutt’ora: per conformazione, il canneto fa da filtro, e trattiene tutto quello che vi entra. Ci sono diversi strati di materiale depositati nei decenni, che hanno bisogno di pulizie mirate e continue». L’autorità di Bacino resta a disposizione della Riserva che chiederà, annuncia il suo presidente Gianbattista Bosio «che la Regione garantisca, almeno per il prossimo triennio, i fondi che quest’anno ci ha messo a disposizione per il primo intervento di pulizia: abbiamo calcolato che, potendo programmare gli interventi, si spenderebbero ogni anno 95mila euro».

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