Lago d’Iseo, Legambiente: «Ok la raccolta differenziata. Attenzione alle microplastiche nel lago»

LA RICERCA. Tutti i Comuni, tranne Parzanica, sopra la soglia del 65% di raccolta differenziata. Punte virtuose fino all’86% di Solto Collina. Legambiente: «La qualità delle acque dipende anche dalla corretta gestione dei rifiuti soprattutto per quanto riguarda macro e microplastiche a lago. Preoccupano le discariche sommerse di rifiuti industriali a Montisola».

Con una media del 74% di raccolta differenziata (dati Arpa 2022), 8.200 tonnellate di rifiuti non differenziati, un residuo secco medio pari a 136 Kg abitante/anno e due soli Comuni nella classifica regionale di Comuni Ricicloni (per non aver superato i 75kg abitante anno di non riciclabile), il Sebino ha ben imboccato la strada della corretta gestione dei rifiuti urbani sui cui pesano non solo gli oltre sessantamila abitanti ma anche quasi novecentomila turisti che ogni anno transitano sulle sponde del lago.

Solto Collina in cima alla classifica

A guidare la classifica il piccolo comune di Solto Collina con una raccolta differenziata pari all’86% e un residuo secco non differenziato di 65 kg/ab/anno, seguito da Castro con oltre l’85% e 63 kg/ab/anno. Un primato che mette questi due comuni nella classifica di Comuni Ricicloni Lombardia.

Appena sopra la soglia imposta dalla normativa anche Iseo (Bs) con poco meno del 67% che sconta anche una pressione turistica che vede oltre quattrocentomila presenze l’anno, Montisola (Bs) che sfiora il 68%, e Predore (Bg) con il 69%. Solo Parzanica (Bg) non raggiunge la soglia del 65% attestandosi al 43% e un pro capite di residuo secco di 283 Kg/ abitanti l’anno.

«Quando si parla di qualità delle acque occorre tenere d’occhio anche la gestione dei rifiuti, a partire da quelli urbani - spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. La parola chiave, ancora una volta, deve essere prevenzione, da realizzare abbassando la soglia dei rifiuti prodotti o non differenziati, sia dai residenti sia dai turisti. Compito non facile, viste le presenze in crescita negli ultimi anni, spesso in modalità ‘mordi e fuggi’. È necessario uno sforzo comune per conferire e raccogliere in modo corretto, evitando la dispersione soprattutto a lago della plastica, i cui frammenti si trovano in abbondanza anche sulle spiagge e in frammenti sempre più piccoli anche nelle acque».

Il problema delle microplastiche

Un tema, quello delle microplastiche, che origina non solo dal “normale” rifiuto abbandonato, ma anche attraverso gli impianti di depurazione oppure, nel caso dell’Iseo, anche dai materiali scaricati a lago da aziende della zona come per le discariche sommerse di Montisola, balzate anche di recente agli onori della cronaca per le indagini in corso, oltre alla urgente bonifica di cui però non si conoscono ancora modalità e tempi. «È incredibile come non si sia ancora individuato un responsabile per la montagna di rifiuti, anche pericolosi, trovati sul fondo del lago. Un danno che pagano la collettività e l’ecosistema lacustre» concludono da Legambiente.

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