
(Foto di Paolo Ghidini)
L’INCENDIO. Dopo il contenimento della notte tra il 10 e l’11 aprile, i Vigili del fuoco hanno ripreso le operazioni con le prime luci dell’alba.
Un incendio è divampato intorno alle 20 di giovedì 10 aprile sulla Corna Trentapassi, in territorio di Pisogne, sul lato bresciano del lago d’Iseo. Le fiamme, visibili da Riva di Solto e da molti paesi del lago, hanno interessato la zona boschiva situata proprio sopra la ciclopedonale che collega Vello di Marone a Toline.
Sul posto sono intervenute le squadre dell’antincendio boschivo della Comunità montana del Sebino, supportate dai Vigili del fuoco di Darfo Boario Terme e Sale Marasino. Per consentire le operazioni di spegnimento in sicurezza, la strada statale 510 è stata temporaneamente chiusa al traffico.
Dopo aver contenuto per la notte le fiamme, nella mattinata di venerdì 11 aprile le squadre dei Vigili del fuoco impegnate sul posto hanno ripreso, con le prime luci del mattino, le opere di spegnimento effettivo del rogo. Il vasto incendio sta interessando 50 ettari di bosco nel territorio di Pisogne come riporta Il Giornale di Brescia. Oltre alle squadre dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri forestali in località Corno Trentapassi, la protezione civile ha richiesto l’intervento di un Canadair e di elicotteri per poter limitare il fronte delle fiamme. I danni al bosco sono ingenti.
Circa le indagini dai primi rilievi emergerebbe che l’incendio non sarebbe dovuto a causa e dolose ma piuttosto colpose: il rogo sarebbe partito ieri sera da un’area picnic nei pressi del parcheggio dove solitamente si ritrovano i surfisti. Da un braciere non spento sarebbero partite delle scintille che avrebbero appiccato l’incendio.
In questo momento gli uomini dei Vigili del Fuoco, della protezione civile e dei Carabinieri Forestali stanno presidiando l’area. Essendo un versante rivolto a Sud si teme che nelle ore più calde del pomeriggio dagli anfratti rocciosi – dove potrebbero essersi celati dei tizzoni non spenti – le fiamme possano tornare a divampare, alimentate anche dalla leggera brezza che soffia sul Sebino. La guardia resta dunque alta, mentre va registrato che non ci sono state interruzioni nei servizi ferroviari e nella percorrenza della Sp510.
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