In festa per San Mauro a Sarnico
Ma non si bacia la reliquia

Viste le circostanze della situazione sanitaria, verrà sospeso il bacio della reliquia di San Mauro, durante la festa del compatrono in programma a Sarnico.

Con il «Concerto degli auguri» del Corpo musicale cittadino diretto dal maestro Marco Romele, la consegna dei «San Mauro d’oro» da parte del Comune e il concerto del coro polifonico «Il Castello» in programma mercoledì sera e sabato alle 21, cala il sipario a Sarnico sulla festa del compatrono.

«Abbiamo voluto premiare quest’anno – spiega il sindaco Giorgio Bertazzoli – il dottor Serafino Tambuscio alla memoria per la sua opera umanitaria e sociale manifestata nel mondo del volontariato e di Avis in particolare e Alessandro Bellini, da 15 anni presidente del Corpo musicale cittadino per la sua opera di avvicinamento dei giovani alla musica, oltre che per il suo impegno presso “Manutenzione e Promozione Laghi d’Iseo, Endine e Moro”, dove ha sempre dimostrato grande disponibilità e attenzione all’area costiera del Lungolago e delle altre zone a lago di Sarnico».

San Mauro è la festa di una comunità non certo esente da cambiamenti, ma che fa riscoprire il senso di una tradizione plurisecolare. Lo dimostrano le persone native nella cittadina che, per San Mauro, tornano per toccare con rispetto, come da tradizione, il piede di questo «atipico patrono» (il vero patrono è San Martino) così legato alle acque del lago riprodotto nella statua benedicente che tale Stefano Carminati detto «Paler» nel 1936 portò da Bergamo con il suo carretto trainato dal cavallo.

Scolpita da Giovanni Manzoni detto «Manzù» (non il famoso Giacomo) e costata 2.800 lire raccolte tra la popolazione, sostituì quella vecchia dichiarata «manichino fuori uso» dall’allora vescovo Adriano Bernareggi.

Annullata quest’anno dopo 15 anni la consuetudine della Messa all’ospedale Faccanoni per evitare, visti i casi di meningococco, di mettere a contatto i degenti con persone provenienti dall’esterno. La festa si svolgerà con i colori della fiera di paese sul sagrato, con i gazebo delle volontarie di «Gocce di solidarietà», di Alpini e Protezione civile, affiancati a bancarelle di caldarroste e dolciumi. Il vescovo emerito di Fidenza Carlo Mazza e quello emerito di Brescia Bruno Foresti presiederanno le Messe solenni delle 10,30 e delle 16. Viste le circostanze della situazione sanitaria, verrà sospeso il bacio della reliquia del Santo. «La festa – conclude il sindaco – offre l’opportunità di incontrarci e rinnovare, in questo delicato momento, il vincolo che rende la collettività cosciente della propria identità oltre che un’occasione per tornare ad essere una comunità viva e felice di stare insieme».

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