Il Sebino piange Maria Caterina Colosio, venerdì i funerali

IL LUTTO. Saranno celebrati venerdì 27 dicembre ad Adrara i funerali della 58enne morta sul Resegone.

Solare, sempre disponibile, ma soprattutto molto attenta. In queste ore di dolore, i tanti che conoscevano Maria Caterina Colosio l’hanno descritta così. Come una persona affabile, a cui non mancava mai il sorriso sulle labbra. Una moglie, una madre, una nonna, una cara amica e una volontaria che non faceva mai mancare un aiuto nell’ambito delle diverse iniziative organizzate nel suo paese natale.

La notizia dell’improvvisa scomparsa della 58enne, morta il 23 dicembre a causa di una caduta , mentre percorreva a piedi il sentiero per scendere dal Resegone, ha sconvolto più di una comunità. Originaria di Tavernola Bergamasca, Maria Caterina Colosio era cresciuta in località Nigrignane. Sposata con Giovanni Cassis, fabbro di Adrara San Martino, si era trasferita nel paese dei Colli che sovrastano il Sebino, dove aveva gestito anche una ferramenta. Chiusa l’attività, negli ultimi anni si era dedicata alla famiglia e alla passione per la montagna, coltivata a partire dal post pandemia.

«Eravamo insieme la prima volta che è salita sul Resegone»

«Era una grande appassionata della montagna, attenta e prudente – la ricorda un’amica, Marianna Martinelli –. Eravamo insieme la prima volta che è salita sul Resegone. Era il 27 dicembre 2022 e c’era neve anche quella volta. Avevamo percorso la via normale per salire al rifugio. Nell’ultimo periodo non eravamo andare in montagna insieme, ma qualche salita in coppia l’abbiamo fatta, come quando siamo andate al Tagliaferri o al Rifugio Mario Marelli al Coca. Quella volta non se l’era sentita di proseguire fin sulla cima: era consapevole della sua preparazione e non si metteva mai in pericolo. Aveva cominciato a scoprire la montagna dai monti che sovrastano il lago, salendo sul Guglielmo e sul Bronzone, a Punta Almana e al Trentapassi, per poi passare ad altri sentieri, anche fuori territorio». Ogni volta immortalava il paesaggio con il suo smartphone e pubblicava video e immagini sul suo profilo social: gli scatti raccontano di una grande passione per i paesaggi montani e i sentieri, delle tappe in Val Grande e all’Aviolo, in Valle Camonica, delle salite ai rifugi, dall’Albani al Prudenzini, dal Curò al Calvi. Che fosse estate o inverno, zaino in spalla e abbigliamento da trekking la 58enne partiva insieme a coetanei, amici e altri appassionati come lei alla volta delle vette del territorio e non solo, dato che era salita anche sull’Etna.

Non mancava poi il suo impegno come volontaria, in aiuto della Pro Loco di Tavernola per le feste di paese, come quella della sardina a luglio. Maria Caterina Colosio lascia il marito, due figlie con le rispettive famiglie, e i tanti amici e compagni di camminate e salite che l’avevano accompagnata in questi

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