Cronaca / Val Calepio e Sebino
Venerdì 10 Gennaio 2025
Il «San Mauro d’oro» a Luca, che a 6 anni ha salvato suo fratello
IL RICONOSCIMENTO. Nel 2017 aveva donato il midollo. Il 15 gennaio verrà premiato a Sarnico in occasione del patrono. «Una celebrazione dei gesti d’amore disinteressati».
La speranza, quella che «non muore mai», ha trovato un volto e un nome: Luca Manella Moretti. A soli sei anni, Luca ha donato il proprio midollo osseo per salvare la vita del fratello maggiore Roberto da una rara forma di leucemia. Un atto che non solo ha cambiato il destino della sua famiglia, ma che ha ispirato un’intera comunità. Il 15 gennaio, infatti, questo esempio di amore fraterno verrà riconosciuto con il premio «San Mauro d’Oro», il massimo riconoscimento del Comune di Sarnico.
Tutto ha avuto inizio nel 2016
Tutto ha avuto inizio nel novembre 2016 quando Roberto, 12 anni, ha iniziato a manifestare sintomi preoccupanti. Devastante la diagnosi: mielodisplasia, una grave malattia del sangue. Per salvarlo serviva un trapianto di midollo, ma trovare un donatore compatibile era una sfida.
Non si trattava solo di aiutare mio fratello, ma di dargli una possibilità di continuare a vivere e a sorridere
La speranza, però, è arrivata da casa: Luca, il fratello di 6 anni, era compatibile al massimo livello e, nonostante la giovane età, ha accettato senza esitazione. Il 6 marzo 2017 è stato eseguito il trapianto, momento cruciale che ha segnato, per Roberto, l’inizio di un lungo e difficile percorso di guarigione.
Per Luca quel gesto è stato naturale, e quando oggi gli chiedono perché lo abbia fatto, risponde con semplicità: «Non si trattava solo di aiutare mio fratello, ma di dargli una possibilità di continuare a vivere e a sorridere. E se quel sorriso dipendeva da me, non potevo tirarmi indietro».
Colpita la comunità di Sarnico
La comunità di Sarnico è stata profondamente colpita dalla storia di Luca. Per questo il 15 gennaio, in occasione delle feste patronali, gli verrà conferito il premio, un riconoscimento che celebra il suo dono. Oggi Luca, ormai adolescente, continua a vivere con semplicità, senza cercare attenzioni per il suo gesto. Per Roberto, ora ventenne, quella donazione rappresenta molto più di una seconda possibilità: «Luca non è solo mio fratello, è il mio eroe», afferma con gratitudine e affetto.
La storia in un libro
Natalia, la madre, ha espresso tutta la sua emozione:
Per lui è stato un gesto spontaneo, ma per noi un atto di puro amore
«Sono una mamma felice e orgogliosa dei miei ragazzi e della mia famiglia, che unita è riuscita ad attraversare quel tunnel rincorrendo una piccola luce in fondo. Vedere Luca ricevere il “San Mauro d’Oro” sarà motivo di grande orgoglio. Per lui è stato un gesto spontaneo, ma per noi un atto di puro amore. Questo premio dimostra che la sua generosità non è passata inosservata e che la sua storia può ispirare chiunque stia vivendo momenti difficili. Da questa esperienza, entrambi hanno imparato a godere della bellezza della vita, delle piccole cose e a sostenere sempre lo spirito della solidarietà».
Il ricavato all’Abe e a Casa Ronald
Natalia ha raccontato questa esperienza nel libro «Roberto e Luca, grande la loro piccola vita», destinando i proventi a sostenere associazioni come l’Abe e Casa Ronald McDonald, che hanno supportato la famiglia durante la malattia di Roberto. «Il 15 gennaio non sarà solo un’occasione per celebrare Luca, ma anche per riflettere sull’importanza della solidarietà e degli atti d’amore disinteressati – conclude la madre –. Con il suo gesto ci ha insegnato che il vero eroismo non ha bisogno di clamore, ma nasce dal cuore e dal desiderio di aiutare chi amiamo. Il suo nome, che deriva da Lucia, significa “portatore di luce”, e quella luce, per Roberto e per tutta la comunità di Sarnico, ha il nome di Luca Manella Moretti».
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