Cronaca / Val Calepio e Sebino
Mercoledì 13 Aprile 2022
«I piccioni deturpano il centro»: stop alla vendita di mangime e multe a chi li nutre
Carobbio degli Angeli Il Comune corre ai ripari per evitare che la situazione
degeneri. I proprietari delle case invitati a pulire e a installare dissuasori. Il sindaco: «Vogliamo evitare che diventino stanziali».
Niente cibo ai piccioni ma anche stop alla vendita del mangime nei confini del centro abitato: a Carobbio degli Angeli l’amministrazione comunale dichiara guerra ai volatili, responsabili dell’imbrattamento del centro storico. Per motivi igienico sanitari il sindaco Giuseppe Ondei nei giorni scorsi ha emesso un’ordinanza antidegrado. Un provvedimento di cui è stata informata Ats e la cittadinanza residente nelle vie coinvolte. Per i trasgressori sono previste multe fino a 500 euro. L’ordinanza prevede che i proprietari degli edifici interessati provvedano a pulire le superfici sporche di escrementi.
Le vie più colpite
«Ci sono arrivate segnalazioni relativamente al centro storico, in via Roma e via Tre Torri – spiega il primo cittadino –, la presenza di guano su strade e marciapiedi pubblici rende necessario l’intervento mirato di un’impresa appaltatrice del servizio di igiene ambientale da parte del Comune.
«La presenza di guano su strade e marciapiedi pubblici rende necessario l’intervento mirato di un’impresa appaltatrice del servizio di igiene ambientale da parte del Comune»
In quella zona del paese c’è una colonia di piccioni: questa situazione può generare problemi di igiene pubblica per il pericolo di trasmissione di malattie infettive e parassitarie. Ora abbiamo informato gli abitanti e abbiamo inviato l’ordinanza ai residenti delle vie interessate. C’è gente che li accudisce dandogli da mangiare, hanno trovato il loro habitat in quella zona, l’alimentazione incontrollata richiama esemplari anche dalle zone limitrofe. Ma bisogna evitare che si moltiplichino per risolvere questa situazione che può compromettere il decoro urbano di strutture e luoghi pubblici».
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