Giorgio Pagani re del barbecue: oro nazionale e pass per i mondiali

LA STORIA. Il 40enne di Grumello del Monte ha vinto i Campionati italiani con un team bergamasco. A fine luglio a Stoccarda in Germania parteciperà alla competizione internazionale, con 120 squadre provenienti da tutto il pianeta.

Si fa presto a dire «facciamo una grigliata». C’è chi di costine e salamelle ha fatto un’arte, tanto da volare sul tetto d’Italia e del mondo. Giorgio Pagani, anni 40, casa a Grumello del Monte, professione giuntista di fibre ottiche. Qualche anno fa Pagani mette su famiglia, diventa padre, e - da frequentatore incallito dei locali dove insegnava balli latino americani - si trova di fronte ad un aut aut perentorio da parte della moglie: «O smetti di andare in giro la sera a ballare da solo, o...». Giorgio s’inventa così una passione da esercitare fra le mura di casa: «Ho sempre amato il barbecue, e ho pensato potesse essere un’ottima alternativa. Studiando un po’ qua e là ho scoperto un mondo fatto di tecnica, preparazione, pazienza. Insomma, mi ci sono buttato a capofitto, fino a cimentarmi da solo nelle prime gare, con ottimi risultati. Ma non si pensi alla solita grigliata: si sta per ore a cuocere carne, pesce, primi piatti, portate vegetariane e perfino i dessert».

«Ho sempre amato il barbecue, e ho pensato potesse essere un’ottima alternativa. Studiando un po’ qua e là ho scoperto un mondo fatto di tecnica, preparazione, pazienza. Insomma, mi ci sono buttato a capofitto, fino a cimentarmi da solo nelle prime gare, con ottimi risultati»

In team con tre bergamaschi

Pagani inizialmente si cimenta da solo, poi coinvolge un gruppo ristretto di amici che lo seguono nell’impresa. Un vero e proprio team, sei uomini e una donna, composto da altri tre bergamaschi: Simone Ravelli, operaio di Grumello del Monte, Luca Mascheretti, cuoco di Seriate, e Andrea Piantini, professore di storia di Romano di Lombardia. Il gruppetto studia, si prepara e inizia a fare gare, grigliando in giro per l’Italia e l’Europa. Nei giorni scorsi il team «Griller Unchained», così si sono ribattezzati, ha vinto il campionato italiano (due anni fa si erano piazzati secondi) in provincia di Reggio Emilia: dieci preparazioni, dall’antipasto fino al dolce, da preparare ore e ore davanti al grill. Una vittoria che consente loro di staccare il biglietto per i mondiali in programma a fine luglio a Stoccarda, con 120 team provenienti da tutto il pianeta. «La cultura del barbecue in Italia è molto snobbata, a differenza di quello che succede nel resto del mondo, in particolare nel nord Europa dove esistono moltissime attività e ristoranti dedicati proprio al barbecue. Non a caso alle gare partecipano veri e propri professionisti, ristoratori, perfino chef stellati: persone che partecipano con attrezzature che in alcuni casi sfiorano i centomila euro, così per dire».

Pagani, nel 2020, s’è licenziato. Ha detto addio all’azienda di Grumello del Monte dove lavorava come dipendente e ha deciso che quella del barbecue dovesse essere più di una passione

Un negozio a tema barbecue

E a proposito di professionisti: Pagani, nel 2020, s’è licenziato. Ha detto addio all’azienda di Grumello del Monte dove lavorava come dipendente e ha deciso che quella del barbecue dovesse essere più di una passione. «In pieno Covid, appena revocata la zona rossa, ho aperto un mio negozio a Cinisello Balsamo: un’attività tutta dedicata al barbecue e alla griglia dove vendo attrezzature e tengo corsi. Non c’entra nulla con quello facevo prima, e nemmeno con la mia passione di gioventù fra salsa e bachata. Ma ormai non facevo che pensare alla griglia».

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