«Giorgia, la nostra “Queen” morta lo stesso giorno della regina Elisabetta»

Il ricordo. Le amiche ricordano Giorgia, la 25enne trovata senza vita in una vasca della ditta del padre. In Procura c’è un fascicolo contro ignoti. Oggi i funerali.

Eccentrica, dinamica, tanto energica da sorprendere tutti. Giorgia Manenti era così, vivace e affettuosa, gentile ma sempre con la parola o la battuta giusta. Il ritratto che amici e conoscenti fanno della 25enne scomparsa tragicamente giovedì nella ditta di papà Omar e mamma Chiara, la Mega di Tagliuno, frazione capoluogo di Castelli Calepio, è di una ragazza senza sosta, perennemente al servizio della sua comunità e dei suoi affetti, attenta, premurosa e talmente piena di vita da aver gettato nello sconforto un paese intero, che la conosceva e la ammirava.

Eccentrica, dinamica, tanto energica da sorprendere tutti

Giorgia lavorava, spesso solo la mattina, ma i suoi interessi andavano oltre. «Era un’organizzatrice nata, una persona seria e capace in tutto, che prendeva su di sé le responsabilità e garantiva di portare a termine i suoi obiettivi -. hanno spiegato le amiche, che ha qualche anno in più e che l’aveva conosciuta quando le aveva fatto da animatrice al Cre -. Era una forza della natura, quasi inimmaginabile per chi non l’ha conosciuta. Ma quasi tutti in paese (e non solo) almeno una volta l’hanno vista, notata, ci hanno scambiato due chiacchiere. Del resto, lei era simpaticissima e riusciva a non demoralizzarsi mai, né lo consentiva agli altri. Tramutava sempre le difficoltà in opportunità: per esempio, le piaceva il nomignolo “Giovgi”, attraverso il quale si prendeva gioco della sua “r” moscia».

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La disgrazia è accaduta giovedì alle 13.30, quando la giovane era di rientro alla Mega Srl dopo il pranzo. Giorgia aveva sofferto per anni di problemi di salute, crisi di epilessia che però in età adulta non erano più comparse grazie alle terapie. Giovedì, mentre rientrava al lavoro, era al telefono con un’amica, la quale, non sentendo più la voce di Giorgia dall’altra parte, ha riattaccato pensando a un malfunzionamento della linea. Invece la ragazza, che il 7 ottobre avrebbe compiuto 26 anni, aveva appena avuto un malore ed era caduta in una vasca con una ventina di centimetri di acqua stagnante. Solo diversi minuti dopo è stata notata, ormai esanime, al suo interno.

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Durante tutta la giornata di venerdì alla casa del commiato di Calepio sulla provinciale della Valcalepio, dove è allestita la camera ardente, si è registrato un viavai di ragazzi e ragazze. Il funerale è in programma oggi alle 17 nella parrocchiale di Tagliuno. A piangerla, oltre ai genitori, ci sono il fratello minore Alex, i nonni paterni Clemente (fondatore della ditta di famiglia) e Stefania, quelli materni Battista e Tina.

Il funerale è in programma sabato 10 settembre alle 17 nella parrocchiale di Tagliuno

Castelli Calepio. Si sente male in azienda e muore a soli 25 anni. Video di www.bergamotv.it

La chiamavamo «Queen», perché lei era così, una regina.

Le amiche hanno visto la sua prematura scomparsa come un segno. «La chiamavamo “Queen”, perché lei era così, una regina. E non ha mai nascosto di amare questo soprannome – hanno proseguito le amiche -. Per questo motivo non possiamo non considerare una drammatica ma curiosa coincidenza il fatto che se ne sia

andata lo stesso pomeriggio della vera Queen, la regina Elisabetta. Nessuna di noi amiche si è ancora resa conto di quel che è accaduto, causato da quel destino così malvagio che ce l’ha portata via per sempre. Ci sembra ancora di sentire la sua voce così felice e coinvolgente. Anche ultimamente era sempre rimasta lei, integerrima. Ora era alle prese con i quiz della patente. Non ha mai rinunciato alle uscite e al divertimento: pur non avendo l’auto, conosceva tantissime persone e non aveva mai avuto problemi a trovare un passaggio». A ricordarla sono anche i volontari dell’oratorio di Tagliuno, dove fino a pochi anni fa Giorgia faceva l’animatrice ed era stata responsabile dei piccoli calciatori. Più di recente era stata chiamata a ricoprire il ruolo di direttore sportivo della squadra di pallavolo femminile di Castelli Calepio (che gioca a Telgate). Proprio in questi giorni stava organizzando le visite mediche per le atlete.

Gli inquirenti privilegiano l’ipotesi che la giovane sia morta per malore

Intanto il pm Guido Schininà ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Carabinieri e tecnici dell’Ats stanno compiendo accertamenti, alcuni dei quali relativi alle cause del decesso. Se verrà stabilito che la giovane è morta per un malore, l’inchiesta andrà direttamente verso l’archiviazione. Diversamente, se dovesse risultare che il decesso è dovuto ad annegamento, non è escluso che il caso possa essere catalogato come infortunio su un luogo di lavoro e che dunque siano necessari ulteriori accertamenti per risalire a eventuali responsabilità. Per il momento, però, gli inquirenti privilegiano la prima ipotesi.

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