Gioco d’azzardo, è allarme: in 6 mesi bruciati 310 milioni di euro

Lo studio Nei 103 comuni del Distretto Bergamo Est la spesa pro capite è di 983 euro. Crescono le lotterie.

Ci si potrebbe pagare una più che dignitosa vacanza: 983 euro. Una cifra che tre anni fa era addirittura di 1.690 euro. È l’importo pro capite giocato nei 103 comuni del Distretto Bergamo Est, quello che va da Seriate a Castione, da Sovere a Telgate. Slot machine, Vlt, Gratta e vinci, lotto, scommesse: il gioco d’azzardo è tutt’altro che in calo. E se i mesi di lockdown del 2020 e dell’inizio del 2021 avevano segnato una decisa flessione, basta leggere i dati del secondo semestre del 2021 per avere conferma di un fenomeno in crescita.

Un fenomeno problematico, quello del gioco d’azzardo che diventa patologico, che grazie al progetto «Mind the Gap 2.0» è stato monitorato utilizzando i dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, attraverso l’applicativo Smart. L’operazione, che ha visto il coinvolgimento importante di tutti i Comuni del Distretto, dei 7 Ambiti che lo compongono – per una popolazione totale di 380.660 abitanti – e della Cooperativa Il Piccolo Principe, fotografa i dati più significativi relativi al gioco fisico, mentre per gli importi giocati online non si dispone di dati locali.

Il trend

Ma qual è il trend del gioco d’azzardo, negli Ambiti di Grumello, Valle Seriana e Valle Seriana Superiore, Alto Sebino, Basso Sebino, Seriate, Val Cavallina? Sintetizzando, nel Distretto Bergamo Est sono stati spesi nel gioco, nel 2019, 536,8 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente. Nel 2020 la forte contrazione con una raccolta complessiva di 267,5 milioni di euro, «colpa» del lockdown e della chiusura di attività, locali, e relativi apparecchi di gioco.

«Se nel periodo di chiusura abbiamo visto un aumento di lotterie e Gratta e vinci, con la riapertura dei locali chi giocava agli apparecchi ha virato sulle lotterie. Inoltre, ai nostri servizi si sono rivolti nuovi giocatori dell’online»

Il dato del 2021 a una prima lettura registra un leggero aumento – la raccolta totale è stata di 310 milioni di euro -, ma in realtà «è preoccupante», fanno notare gli esperti: i 310 milioni sono stati giocati tutti nel secondo semestre, a fronte della riapertura degli apparecchi «che è avvenuta il 12 giugno nei bar – ricorda Gilberto Giudici, responsabile del Servizio multidisciplinare integrato (Smi) della cooperativa Il Piccolo Principe –. Se nel periodo di chiusura abbiamo visto un aumento di lotterie e Gratta e vinci, con la riapertura dei locali chi giocava agli apparecchi ha virato sulle lotterie. Inoltre, ai nostri servizi si sono rivolti nuovi giocatori dell’online. Il che è ancora più preoccupante». Insomma, il fenomeno del gioco patologico, la cosiddetta ludopatia, non tira il freno: «Il gioco è ripartito esattamente da dove si era fermato» sintetizza Giudici.

Numeri e risposte

Semmai è la risposta in termini di cura e accompagnamento a essere migliorata: «Le nostre azioni stanno riducendo il passaggio dal gioco al gioco problematico - continua -, ma i numeri del gioco sono in incremento. Chi ha bisogno di essere curato, ora riceve una cura più appropriata». Ciò anche grazie a studi come quello condotto Ambito per Ambito all’interno del progetto Mind the Gap 2.0, una ricerca che offre una lettura sovraterritoriale, tanto più importante se si considera che «c’è una fluttuazione di giocatori, in media si spostano da casa per andare a giocare facendo un viaggio di 25-30 minuti» aggiunge Giudici.

Leggere quindi che a Grumello del Monte, nelle sue 6 sale Vlt, i suoi 55 locali con apparecchi Awp per un totale di 358 apparecchi da gioco si sono spesi nel 2021 qualcosa come 53,96 milioni che erano 103,6 milioni nel 2019, non significa che gli abitanti di Grumello abbiano giocato tutti questi soldi: semplicemente, le aree di maggiore percorribilità stradale (3 sale a Grumello sono in prossimità del casello autostradale) intercettano un bacino di utenza più ampio.

Sopra la media nazionale

Tornando all’importo pro capite giocato nel Distretto Bergamo Est, i 983 euro sono cifra superiore alla media nazionale che è di 931 euro, ma inferiore a quella provinciale – 1.015 – e regionale – 1.023 euro –, con significative differenze tra gli Ambiti che vede in testa quello di Grumello seguito dall’Alto Sebino, Val Cavallina e Seriate.

«Stiamo mettendo a fuoco un percorso di ricerca osservativa nelle sale, con la collaborazione anche dell’associazione dei gestori di sale slot»

C’è poi il gioco online, finora inesplorato. «Il 30 giugno presenteremo a Seriate i dati qualitativi sul gioco online raccolti con l’Università di Milano Bicocca – anticipa Giudici –, dipartimento di psicologia, che ha svolto interviste in profondità fatte con una quindicina di giocatori online. Saranno utili per costruire progetti di prevenzione maggiormente efficaci. Inoltre stiamo mettendo a fuoco un percorso di ricerca osservativa nelle sale, con la collaborazione anche dell’associazione dei gestori di sale slot: tenderemo a rilevare elementi di problematicità. L’obiettivo di fondo non è vietare il gioco, ma fare in modo che non diventi patologico.

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