Cronaca / Val Calepio e Sebino
Martedì 17 Dicembre 2024
Speleologa bloccata a Bueno Fonteno: sempre più vicina all’uscita - La lunga notte
LE ORE DECISIVE. L’ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto, grazie ai tratti disostruiti. Bonificato anche l’esterno in vista dell’uso del verricello per trasportare la 32enne. Gli ultimi 150 metri intorno alle 2. L’arrivo dell’Elisoccorso da Sondrio intorno alle 3.
Si accorciano i tempi per il recupero della speleologa Ottavia Piana, che potrebbe essere portata fuori dalla grotta Abisso Bueno Fonteno nel corso della notte. Potrebbe arrivare già nelle prime ore di mercoledì 18 dicembre il lieto fine per la vicenda che ha tenuto migliaia di persone con il fiato sospeso.
Intorno alla mezzanotte di martedì 17 dicembre la previsione del Soccorso alpino: «Entro circa 3/4 ore la barella con l’infortunata potrebbe essere fuori dalla grotta» che sottolinea come «l’ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto, grazie ai tratti disostruiti in precedenza e per la valutazione dei sanitari di evitare soste prolungate. Lo stesso tratto, lo scorso anno durante l’intervento, era stato percorso in circa 12 ore».
L’aggiornamento successivo intorno alle 2 di mercoledì 18 dicembre: Ottavia Piana e i soccorritori si trovano a circa 150 metri dall’uscita. La donna potrebbe essere tratta definitivamente in salvo entro un’ora, tra le 3 e le 4 di mattina salvo imprevisti. L’aeroporto di Montichiari è avvolto dalla nebbia, difficilmente l’elisoccorso di Brescia potrà alzarsi in volo nelle prossime ore. Il trasferimento di Ottavia Piana in ospedale sarà affidato all’elisoccorso della base di Sondrio.
Intorno alle 2.20 partono dal campo base le squadre del Soccorso alpino della VI delegazione orobica: Ottavia Piana sarà affidata al team bergamasco appena uscirà dalla grotta in barella per i primi soccorsi. I Vigili del fuoco di Bergamo hanno liberato la zona fuori dall’ingresso nella cavità in mattinata proprio per permettere di allestire una zona idonea al sollevamento della barella in sicurezza mediante il verricello dell’elicottero.
E alle 3, nei cieli tra Bergamo e Brescia si scorge l’elicottero da Sondrio: i Vigili del fuoco hanno predisposto anche un particolare sistema di illuminazione per indirizzare il velivolo. Arrivano anche i famigliari di Ottavia Piana. Il clima è di estrema concentrazione ma anche di serenità. Ognuno sa bene cosa deve fare.
Si profila così una forte accelerazione rispetto alle previsioni dei soccorritori che ancora in serata stimavano tra le 24 e le 30 ore il tempo necessario perché la barella con Ottavia Piana potesse essere portata fuori dalla grotta, nella quale la speleologa trentaduenne è bloccata da sabato pomeriggio (80 ore alle 2 di questa notte), quando è caduta di schiena da un’altezza di oltre cinque metri mentre esplorava un tratto ancora poco noto della cavità naturale, riportando diverse ferite.
L’ultimo tratto nella notte
Fino a martedì sera erano stati percorsi circa due terzi del tragitto di quattro chilometri tra il luogo dell’incidente e l’uscita della grotta. Le attività di soccorso stanno proseguendo ininterrottamente da sabato sera quando, attorno alle 22, è scattato l’allarme: l’incidente risale invece alle 16 precedenti, ma le comunicazioni nella grotta sono praticamente impossibili. Proprio i soccorritori hanno dovuto installare una linea telefonica con il filo per poter dialogare con il personale sanitario e del Soccorso alpino che si trova con Ottavia Piana, le cui condizioni sono stazionarie. La scorsa notte è stata fatta riposare, visto che non dormiva praticamente da sabato.
«Si è conclusa la parte più difficile del percorso, quella con gli ambienti più stretti ed è stato ultimato quindi il lavoro dei disostruttori. Ottavia parla, collabora e racconta delle sue esplorazioni nell’abisso Bueno Fonteno», hanno riferito i soccorritori
«Si è conclusa la parte più difficile del percorso, quella con gli ambienti più stretti ed è stato ultimato quindi il lavoro dei disostruttori. Ottavia parla, collabora e racconta delle sue esplorazioni nell’abisso Bueno Fonteno», hanno riferitoi soccorritori.
Sarà trasferita con l’Elisoccorso
All’esterno della grotta, i vigili del fuoco del Nucleo speleo alpino fluviale del comando di Bergamo hanno provveduto, in collaborazione con lo stesso Soccorso alpino, a bonificare l’area boschiva dalla quale, una volta riportata fuori dall’abisso, potrebbe essere issata con un verricello la barella con Ottavia Piana, per essere poi trasferita con l’elisoccorso in ospedale. La squadra ha anche messo in sicurezza il percorso impervio di accesso alla grotta e che potrebbe essere utilizzato per il trasporto della speleologa, qualora non fosse possibile effettuare il soccorso in elicottero con il verricello. Tutto dipenderà anche dall’orario di uscita, al termine delle operazioni. Nel pomeriggio i soccorritori hanno anche fatto il punto sulle attività in corso durante un vertice in Prefettura a Bergamo. «L’auspicio di tutti è che la speleologa Ottavia Piana possa al più presto essere condotta in salvo per le cure necessarie. L’attività di recupero speleologico continuerà a essere seguita dalla Prefettura e da tutte le componenti dei soccorsi, con l’attenzione che merita la salvaguardia della vita umana», ha detto il prefetto di Bergamo, Luca Rotondi, al termine dell’incontro, cui hanno preso parte tutte le componenti istituzionali, le forze di polizia e del volontariato che stanno partecipando alle operazioni di recupero e alle attività inerenti la logistica, l’organizzazione e i provvedimenti amministrativi connessi al soccorso.
«L’incontro ha consentito di fare il punto sullo stato delle attività di recupero che presentano numerosi aspetti critici, dalle condizioni della paziente, alla impervietà dei passaggi che devono essere resi più ampi mediante piccole demolizioni, manuali o, con le dovute cautele, realizzate tramite cariche esplosive - spiega una nota della Prefettura -. Circa 80 volontari speleologi soccorritori si stanno dando il cambio per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione, con interventi e turni estremamente faticosi. Il ringraziamento del prefetto si è rivolto in modo particolare al Soccorso alpino, ai vigili del fuoco, al sindaco e alla comunità di Fonteno che in questi giorni sta collaborando e accogliendo i soccorritori con la generosità e l’operosità proprie della Val Seriana».
Leggi su L’Eco di Bergamo di mercoledì 18 dicembre tutti gli approfondimenti.
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