Fermato per tentato omicidio a Lovere. Ha picchiato il rivale, grave in ospedale

L’aggressione. Martedì sera nella zona delle piscine, indagano i Carabinieri coordinati dalla Procura che ha disposto il fermo. Alle origini della contesa tra i due motivi passionali.

Una brutale lite in strada, probabilmente l’epilogo di tensioni mai sopite legate a motivi passionali, è sfociata l’altra sera a Lovere in una vera e propria aggressione che è terminata con un uomo ricoverato in ospedale e un altro portato in stato di fermo in carcere.

I dettagli della vicenda sono ignoti perché la Procura di Bergamo, che avrebbe aperto un fascicolo per tentato omicidio, mantiene il più stretto riserbo e nulla trapela dalle forze dell’ordine che sarebbero intervenute per individuare il responsabile dell’aggressione, i Carabinieri della caserma di Lovere che fa capo alla compagnia di Clusone e gli agenti della Polizia locale del comune di Lovere.

In base alle pochissime voci che è stato possibile raccogliere a Lovere, sembra che martedì sera nella zona delle piscine comunali (non si sa se sul lungolago, se nel parco giochi lì vicino oppure in una delle vie adiacenti che conducono verso il centro della cittadina) due uomini, di circa cinquanta anni entrambi, poco prima di mezzanotte siano venuti alle mani al termine di un litigio. Per come sono stati sentiti litigare e poi per come si sono affrontati, i due si conoscevano; entrambi residenti nella zona, ma forse non di Lovere, bensì dei Comuni dell’alto Sebino, i due sarebbero venuti alle mani, ma uno dei due ha iniziato a colpire pesantemente l’altro fino a rendere necessario per lui il ricovero in ospedale al Papa Giovanni XXIII dove sarebbe arrivato in gravi condizioni.

L’aggressore in carcere

Informata di quanto accaduto, la Procura di Bergamo ha deciso di avviare un’inchiesta indagando su un’ipotesi di reato molto grave, il tentato omicidio. L’uomo sarebbe quindi stato portato in carcere: non è stato possibile sapere se il fermo sia scattato subito dopo l’aggressione, quindi nel cuore della notte, oppure nella giornata di mercoledì, basandosi forse sulla testimonianza della persona ricoverata in ospedale.

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