Era in cerca di marijuana il 19enne che ha ucciso Sara Centelleghe

IL DELITTO. Badhan è salito nell’abitazione di Sara per cercare una scorta di marijuana che pensava fosse custodita nell’abitazione e che invece non ha trovato. Convalidato l’arresto per il 19enne.

È quanto ha raccontato Jashandeep Badhan, il 19enne di origini indiane accusato dell’omicidio della 18enne Sara Centelleghe , al gip Alessia Solombrin o la mattina del 29 ottobre durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Il giovane ha spiegato di aver volutamente eluso l’incontro con la diciassettenne amica della vittima a cui aveva chiesto un appuntamento: tramite una serie di messaggi whatsapp, spediti intorno alla mezzanotte e mezza di venerdì, i due si erano accordati di vedersi sotto l’abitazione di via Nazionale a Costa Volpino dove Sara Centelleghe viveva con la madre.

La ricostruzione di quanto accaduto

Sara e la 17enne erano in casa da sole; il ragazzo, che abita nello stesso complesso, era appena rientrato da una serata con la compagnia, in cui – lo ha ammesso lui stesso al giudice – aveva bevuto molto alcol e fumato hashish (gli inquirenti hanno raccolto testimonianze anche circa il consumo di cocaina).

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La minorenne è scesa con l’ascensore dopo aver lasciato momentaneamente sola Sara, che s’era addormentata in camera da letto. Il motivo dell’incontro, secondo chi indaga, era uno scambio di droga: la ragazzina avrebbe dovuto dare marijuana in cambio di cocaina. Ma al rendez vous lui non s’è presentato ed è salito direttamente nell’appartamento della 18enne, passando dai box interrati per non incontrare la 17enne cui aveva dato appuntamento.

Le indagini proseguono

Un escamotage per attirarla fuori dall’abitazione e avere campo libero? È un’ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo e i colleghi della Compagnia di Clusone, coordinati dal pm Giampiero Golluccio. Fatto sta che Badhan è entrato nell’abitazione (la 17enne uscendo non aveva chiuso a chiave perché pensava di tornare quasi subito) e ha cominciato a rovistare. A questo punto Sara Centelleghe è stata svegliata dai rumori, ha chiesto «Chi sei?» all’intruso e poi s’è messa a urlare. La reazione della ragazza potrebbe aver scatenato l’istinto omicida del 19enne, che l’ha aggredita tramortendola con una serie di pugni. Poi è andato in cucina, ha preso un paio di forbici e ha colpito Sara una trentina di volte.

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La 17enne è risalita, ha visto il sangue sul pianerottolo e s’è messa a urlare. Stando alle ipotesi degli inquirenti, sarebbe in quei frangenti riuscita a cancellare i messaggi scambiati poco prima con Badhan e avrebbe cercato di disfarsi della marijuana che aveva portato con sé. Chi indaga sospetta che siano suoi i 30 grammi che i carabinieri hanno trovato nascosti dietro la porta d’ingresso.

Il gip nel tardo pomeriggio di martedì 29 ottobre ha convalidato l’arresto per omicidio volontario (aggravato dalla crudeltà). Mercoledì 30 ottobre è in programma l’autopsia .

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