Enea ha fretta, nasce in consultorio a Lovere

L’EMOZIONE. Venerdì 21 marzo alle 10,18 è venuto al mondo il primogenito di Gaia Baiguini e Davide Figaroli, di Costa Volpino. Ad assistere la 31enne, le ostetriche che l’avevano seguita in gravidanza, nell’ambito del progetto Terre Alte.

«Aveva fretta di nascere». E così il piccolo Enea è venuto al mondo al consultorio di Lovere. Lui e mamma Gaia Baiguini stanno bene. Dopo il parto, al quale ha assistito anche il compagno Davide Figaroli, mamma e bimbo sono stati portati in ambulanza all’ospedale di Esine, in Valle Camonica. Ad accompagnarli, l’ostetrica Anna Dell’Angelo che con l’aiuto della collega Palma Brullo ha fatto nascere il primogenito della coppia di Costa Volpino.

Alle 10,18 di venerdì 21 marzo Enea Figaroli Baiguini ha emesso il suo primo vagito. Un benvenuto al mondo che profuma di primavera e che ha riempito di gioia il cuore di mamma Gaia, 31 anni, e papà Davide, 38. La coppia sebina si era recata in consultorio a Lovere nell’ambito del progetto Terre Alte, attivato dopo la chiusura dell’ospedale di Piario per tutelare le partorienti che vivono nei territori della Bergamasca più lontani dai punti nascita attivi che, nel caso di Costa Volpino, sono Seriate e Bergamo, cui si aggiunge quello bresciano di Esine, trattandosi di una zona al confine tra le due province.

«Alle 7,30 ho sentito le prime contrazioni. Erano leggere, ma ho preferito chiamare Anna, l’ostetrica che mi ha seguito durante la gravidanza e nel corso pre-parto, per una visita al consultorio»

«Alle 7,30 ho sentito le prime contrazioni – racconta mamma Gaia –. Erano leggere, ma ho preferito chiamare Anna, l’ostetrica che mi ha seguito durante la gravidanza e nel corso pre-parto, per una visita al consultorio, in modo da capire se fosse il caso di partire per il Papa Giovanni XIII di Bergamo, dove avevo deciso di partorire».

Non c’era tempo di andare in ospedale

Arrivata al consultorio familiare dell’Asst Bergamo Est, in piazzale Bonomelli a Lovere, tutto è avvenuto nel giro di un’ora. «Visitando la mamma, mi sono subito resa conto che era in travaglio avanzato – spiega l’ostetrica Anna Dell’Angelo, di Borgo di Terzo, che dopo 23 anni di lavoro in ospedale, da ottobre ha preso servizio al consultorio –, non c’era modo di trasferirla in ospedale. Ho subito contattato la collega Palma Brullo e allertato il 118 per il trasferimento in sicurezza di madre e bambino». Nell’ambito del progetto Terre Alte, a turno le ostetriche del consultorio di Lovere sono reperibili h24 e, in caso di necessità, si recano al domicilio delle partorienti per visite, controlli e fornire assistenza. In auto, quindi, hanno sempre una borsa con tutto l’occorrente. Ed è quella che hanno utilizzato anche nella sala delle visite del consultorio.

«Abbiamo assistito madre e bimbo nel migliore dei modi, con tutti gli standard di sicurezza possibili – prosegue Dell’Angelo –, il consultorio non è un ospedale, ma sicuramente è un luogo più sicuro rispetto a un eventuale parto in strada o a bordo di un mezzo in movimento. E, con gioia, possiamo dire che tutto è andato bene, nonostante sia stato davvero inaspettato e veloce, trattandosi del primogenito».

Enea è nato dopo poco più di un’ora

Gaia era alla 38esima settimana e, nel giro di poco più di un’ora, ha partorito Enea, 2 chili e 980 grammi. «Non ero spaventata, emozionata più che altro e un po’ in ansia – continua la 31enne –, ma ero abbastanza tranquilla proprio per il fatto di avere vicino Anna e Palma, le ostetriche che avevo conosciuto al corso pre-parto e che mi avevano seguito in consultorio. Grazie al progetto Terre Alte mi seguiranno anche nel post-parto, e credo proprio che seguirò anche il corso per l’allattamento». Forse più volte la 31enne si era immaginata il momento del parto, al Papa Giovanni di Bergamo. Invece le cose non sono andate secondo i piani, ma anche sul materassino posizionato al consultorio, «tutto è andato nel migliore dei modi: siamo contentissimi».

«Non ero spaventata, emozionata più che altro e un po’ in ansia, ma ero abbastanza tranquilla proprio per il fatto di avere vicino Anna e Palma»

Un’emozione per tutti, ma non era la prima volta

Un’emozione anche per l’ostetrica Palma Brullo, di Sovere: «Con la nascita di Enea abbiamo festeggiato la primavera. Non è la prima volta che mi capita di far nascere un bimbo in consultorio a Lovere: era già successo lo scorso anno. Io avevo la borsa con tutto l’occorrente in auto, perché domani (oggi per chi legge, ndr) sono reperibile. Quando Anna mi ha chiamata ero a casa, sono uscita in pigiama e ciabatte, ma è andato tutto bene ed è stato un momento di grande emozione».

«Non è la prima volta che mi capita di far nascere un bimbo in consultorio a Lovere: era già successo lo scorso anno»

In ambulanza, mamma Gaia e il piccolo Enea sono stati portati all’ospedale di Esine per le visite post parto. Con loro, durante il viaggio sulla statale 42, anche l’ostetrica Dell’Angelo: «Li ho accompagnati per garantire il benessere di entrambi». La neomamma dovrebbe essere dimessa domenica: «Sono stati tutti bravissimi». Il cuore pieno di gioia e gratitudine.

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