Dolore per la piccola Ritaj: «Con il tuo sorriso dacci la forza per continuare»

IL DRAMMA. La bambina di 6 anni lunedì sera a Villongo è stata colpita alla testa dall’altalena dalla quale era caduta. Da Credaro, il paese dove la bambina abitava con la famiglia, il messaggio della sindaca Adriana Bellini.

Dolore per la piccola Ritaj Lahmar, la bambina di 6 anni che lunedì sera a San Filastro di Villongo è morta dopo essere caduta da un’altalena, che poi l’ha colpita alla testa, nel parco giochi nel piazza Vittorio Veneto.

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La bimba, che abitava a Credaro con la famiglia di origini marocchine, stava giocando con altri bambini quando - per cause in fase di accertamento - è caduta dall’altalena, mentre la giostra, proseguendo la propria oscillazione, le ha violentemente colpito la testa. Al parco c’era anche la madre, che però non si sarebbe subito accorta di quanto accaduto. La situazione è apparsa subito grave e la piccola, dopo le manovre di rianimazione sul posto, si è spenta durante il trasporto in elicottero al «Papa Giovanni». Ritaj, che avrebbe compiuto 7 anni a ottobre, oltre ai genitori lascia due fratelli più grandi e una sorella più piccola.

«Un angelo»

Da Credaro, il paese dove la bimba abitava con la famiglia e dove avrebbe dovuto iniziare la seconda elementare, la sindaca Adriana Bellini ha voluto dedicarle un messaggio: «Cara Ritaj – si legge nel post sui social – io sono convinta che i bambini non dovrebbero mai soffrire e non dovrebbero mai morire, ma la realtà non è questa ed ecco che in una sera di fine estate sei improvvisamente passata dalla gioia del gioco ad una nuova dimensione di vita che ti ha portata lontano dagli occhi e dagli abbracci dei tuoi amati genitori, dei tuoi fratelli e di tutti noi. Mi sono trovata, nel cuore della notte, a parlare con l’oscurità del cielo per cercare una risposta a quanto era successo, ma la risposta non l’ho trovata ed ho salutato l’arrivo dell’alba pensandoti come angelo sopra noi a darci, con la tua vitalità ed il tuo sorriso, la forza per continuare il cammino della vita nel tuo ricordo.

Nel frattempo le indagini proseguono. La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti e sequestrato l’altalena per consentire ulteriori accertamenti da parte di un perito.

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