Delitto di Costa Volpino, nella chat tra Badhan e l’amica di Sara uno scambio di droga

LE INDAGINI. Il giovane, accusato dell’uccisione di Sara Centelleghe, si era messaggiato con l’amica della vittima per organizzare uno scambio di cocaina e hashish.

«Hai da smokare?». «Sì». «Ma se ti do 30 euro di zia riesci a darmi 3 g?». «Sì, fai tra 10 minuti». «Non è che la madre di Sara ti rompe...». «No, non c’è mai sua mamma»». Il primo messaggio parte dal cellulare di Jashandeep Badhan alle 0.29 di sabato e nella chat con l’amica 17enne di Sara Centelleghe, uccisa dal 19enne indiano reo confesso a pugni e forbiciate sul volto, è ben chiaro il motivo del loro appuntamento.

Alla ricerca della scorta di hashish

Lo scrive anche il gip Alessia Solombrino nell’ordinanza con cui ha convalidato l’arresto del giovane per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà: «Badhan avrebbe consegnato cocaina per un valore di 30 euro alla ragazza ricevendo in cambio un quantitativo di hashish pari a 3 grammi». A quell’appuntamento i due non si incontreranno mai, e mentre la diciassettenne resta sotto la palazzina ad aspettare l’amico per consegnargli la droga, lui sale nell’appartamento per cercare la scorta di hashish della minore, sorprende Sara nel sonno che si sveglia e si mette a urlare, la uccide, torna a casa e avvisa l’amica che non sarebbe arrivato perché la madre aveva scoperto che era uscito di nascosto.

«Badhan avrebbe consegnato cocaina per un valore di 30 euro alla ragazza ricevendo in cambio un quantitativo di hashish pari a 3 grammi»

La droga ritrovata nel cestino dei rifiuti

I sospetti degli inquirenti sono avvalorati dal ritrovamento, sabato pomeriggio in un cestino dei rifiuti in via Nazionale all’angolo con via Wortley, proprio sotto la palazzina in cui i due ragazzi abitavano, un panetto di hashish di 64 grammi, un altro pezzetto da mezzo grammo e un bilancino di precisione. Per gli investigatori sarebbero stati gettati via dalla diciassettenne, così come i 30 grammi di marijuana sequestrati dai carabinieri dietro la porta d’ingresso dell’appartamento. Sull’attività di spaccio della 17enne sta indagando la Procura dei minori di Brescia.

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L’autopsia: più di 70 colpi contro Sara

Sulle ragioni che hanno spinto Badhan a uccidere Sara, il giovane durante l’interrogatorio ha detto «Mi sono spaventato e le ho dato dei pugni». Da lì è stata un’escalation di violenza. All’ospedale Papa Giovanni il medico legale Matteo Marchesi ha effettuato l’autopsia sul corpo della studentessa che avrebbe rilevato più di 70 colpi sferrati con violenza, tanto da rompere la scatola cranica, oltre a segni di strangolamento sul collo.

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