Credaro, il «San Giorgino d’oro» al supervolontario Iaia

IL PREMIO. Giuseppe Scattini a 80 anni è ancora impegnato per il suo paese, «senza nulla pretendere».

Pochi credaresi lo conoscono come Giuseppe Scattini, per i più è Iaia, nomignolo affibbiatogli da piccolo. Ma quest’uomo di ottant’anni è soprattutto noto per la gran mole di lavoro volontario svolto in favore della comunità dove risiede e dove continua a lasciare segni della sua presenza, sempre discreti, lontano dai riflettori. Scattini è stato scelto per il San Giorgino d’oro che gli verrà consegnato domenica 22 settembre alle 15 nell’ambito della festa degli anziani organizzata dal Comune di Credaro. L’ambito riconoscimento istituito dall’associazione «Nel cammin di nostra vita» gli verrà consegnato dal presidente Alessandro Paris che ha molto da raccontare su questo concittadino: «Ha donato tantissimo del suo tempo libero per il benessere del paese di Credaro. Buono, tranquillo, affidabile, sempre nel silenzio, dietro le quinte, ha lavorato tanto, senza mai mostrarsi in prima pagina e senza nulla pretendere».

Sfogliando l’album della sua vita, già a 11 anni è un fidato collaboratore dell’oratorio tant’è che il compianto curato don Tarcisio Gualandris, affida a questo giovane pieno di buona volontà la vendita del giornalino a fumetti «Il Vittorioso». E la collaborazione con l’oratorio prosegue anche durante la giovinezza: dà una mano nella conduzione del bar e diventa insegnante di catechismo. Con l’entrata in vigore dei decreti delegati del 1974, viene eletto rappresentante di classe del circolo di Villongo e successivamente di Sarnico.

Presidente della biblioteca comunale e di bibliotecario per 25 anni

Considerata la sua passione per la cultura, nel 1979 ricopre gli incarichi di presidente della biblioteca comunale e di bibliotecario per 25 anni, durante i quali promuove incontri, mostre, visite, viaggi e fornisce con uno sconto del 50% i libri di testo agli studenti delle medie. Con uno sguardo rivolto ai bisognosi, organizza un concorso nazionale di pittura per l’associazione «Mani Tese» e un concerto di beneficenza per il missionario Marcello Candia. Memorabile il concerto benefico dell’8 giugno 1984 quando all’oratorio si esibirono il complesso «Il Banco» allora molto in voga, Fiorella Mannoia e Mimmo Locasciulli.

Tra i tanti segni che quest’uomo lascia nel suo paese, il bassorilievo da lui scolpito su pietra locale con i fratelli Giovanni e Rico appeso sulla parete all’ingresso della scuola materna. L’arte di scalpellino l’aveva appresa ancora ragazzo nella cava Calissi e il basso rilievo riproduce la Natività di Lorenzo Lotto. E Iaia ancor oggi continua a prestare il suo contributo disinteressato di volontario occupandosi degli allestimenti della parrocchia in occasione di feste religiose. Più che meritato il San Giorgino d’oro e a lui riconoscenti tutti i credaresi.

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