Cronaca / Val Calepio e Sebino
Martedì 11 Gennaio 2022
Colpito da una benna, muore operaio di 63 anni: Parzanica piange Luigi Rinaldi
L’infortunio lunedì pomeriggio a Novate Milanese in un cantiere di Aspi: Luigi Rinaldi, ferito alla testa, è morto al suo arrivo al Niguarda. È la prima vittima sul lavoro in Lombardia di questo 2022.
È di Parzanica la prima vittima sul lavoro in Lombardia del 2022. Luigi Rinaldi, 63 anni, ieri ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere stradale a Novate Milanese, in via Giuseppe Di Vittorio. Un benna si è staccata improvvisamente da un escavatore, per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti, e lo ha colpito alla testa provocandogli un forte trauma cranico risultato fatale. Trasportato all’ospedale Niguarda di Milano, il personale sanitario non ha potuto fare nulla se non constatarne il decesso. L’incidente è accaduto dopo le 14,30. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, carabinieri di Rho, agenti della polizia locale di Novate oltre ai soccorritori del 118 che lo hanno portato in ospedale, in arresto cardiaco e con un gravissimo trauma cranico, mentre tentavano di rianimarlo. In ospedale è stato trasportato anche un collega di 64 anni che ha avuto un malore.
Luigi Rinaldi era un operaio e lavorava per la Pavimental spa, un’azienda italiana che opera nel settore della costruzione e manutenzione delle pavimentazioni stradali e aeroportuali. Ieri, dopo le ferie natalizie trascorse a Parzanica, aveva ripreso il lavoro nel cantiere di Novate Milanese, ma nel primo pomeriggio è rimasto vittima dell’incidente mortale che ha lasciato sotto choc i colleghi di lavoro e sgomenta la comunità di Parzanica che ha appreso la triste notizia in tarda serata. Rinaldi, sposato e separato, lascia nel dolore un figlio di 18 anni che abita a Mestre, la sorella Cristina che vive a Villongo e il fratello Patrizio degente in una casa di cura.
L’uomo, di aspetto molto giovanile e atletico, abitava nel paese montano in un appartamento di una villetta di via Lago che raggiungeva tutti i fine settimana. A Parzanica aveva i suoi amici più cari e ci tornava volentieri per trascorrere il suo tempo libero. Ad un amico aveva confidato di recente che, una volta in pensione, sarebbe rimasto a Parzanica, senza tuttavia trascurare i viaggi che amava. Rinaldi aveva lasciato il paese montano domenica sera dopo aver trascorso le festività e dopo aver salutato, come sempre faceva, il suo vicino di casa Sergio Radici con il quale aveva instaurato un bel rapporto di amicizia e collaborazione. «Era un persona amabile, che aveva molta cura delle proprie cose ed era un gran lavoratore riconosciuto da tutti», afferma addolorato.
Sconvolto dalla notizia della sua morte, il cugino Francesco Corna, segretario generale della Cisl Bergamo. I due erano molto legati: insieme avevano trascorso infanzia, adolescenza e giovinezza. «Sono tragedie che non dovrebbero succedere mai – dice –. Da qui l’impegno a proseguire la nostra battaglia per incrementare le misure di sicurezza che evitano morti assurde e grandi lutti familiari».
Gli accertamenti
La salma è ora a disposizione delle autorità per i necessari accertamenti al fine di stabilire la dinamica dell’incidente. Solo nei prossimi giorni si saprà la data dei funerali.
«Pavimental, a nome di tutta la comunità dei lavoratori del Gruppo Autostrade per l’Italia, esprime il più profondo cordoglio – si legge in una nota diramata nel pomeriggio da Aspi – per la scomparsa del proprio operaio impiegato nelle attività di un cantiere per conto di Aspi nei pressi di Novate Milanese, esterno al sedime autostradale. L’intero Gruppo – si legge ancora nella nota – manifesta la più sentita vicinanza ai familiari del lavoratore e la massima disponibilità per ogni supporto concreto in questo momento di dolore. La Società di costruzioni ha già confermato la piena collaborazione alle autorità competenti per ogni informazione utile a una doverosa e rigorosa ricostruzione della dinamica dell’accaduto».
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