Casi meningite, «ceppo iper virulento
ma la risposta è stata molto rapida»

Un’intervista per fare chiarezza sui casi di meningite nella Bergamasca. A parlare Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità.

Giovanni Rezza è il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, massimo organo nazionale in tema di salute. C’era anche lui al vertice con l’assessore regionale Giulio Gallera nella sede di Ats a Bergamo per fare il punto sui cinque casi di meningite, insieme ai vertici di Ats e Asst Bergamo Ovest e ai rappresentanti del ministero della Sanità con la task force composta dal tenente colonnello dei Nas di Brescia Simone Martano; Francesco De Rosa, direttore Scdu Malattie infettive della Città della salute e della scienza di Torino, Paola Stefanella, primo ricercatore del Dipartimento malattie infettive dell’Iss, e Daniele Mipatrini, esperto di Agenas.

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Luca Pedrali

5 anni, 1 mese

Si sono mossi tutti tempestivamente dalla Regione all'Ats , si leggano le diverse dichiarazioni nei diversi incontri fatti sul territorio. Complimenti e grazie . Sicuramente "sarà da fare " un piano vaccinale di massa programmato ed esteso su tutto il territorio nazionale . Non si deve più aspettare il morto . Questo ci serva da lezione .

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ALESSANDRO alessandrini

5 anni, 1 mese

Nel frattempo hanno riaperto le scuole, dicendo che il 90% dei bambini è gia vaccinato....mah!?!?

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Lorenzo Gabanelli

5 anni, 1 mese

Se i dati trasmessi sono corretti il numero della popolazione immuno-protetta, ad oggi, è parecchio distante dal target stabilito di oltre 30 mila unità quindi c’è ancora tantissimo da fare. In questi casi andava pianificata ed organizzata meglio l’attività preventiva adottando criteri in modo da evitare tutte le resse alle quali abbiamo assistito a partire dalle prime ore del mattino. Sarebbe altresì importante ricostruire le dinamiche dei casi ad oggi accertati per trovare l’intersezione comune che li lega ammesso e non concesso che vi sia. Personalmente estenderei l’attività di prevenzione a tutta la provincia dando priorità massima ai ragazzi. Mi auspico che finisca tutto in fretta.

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Roberta Rossi

5 anni, 1 mese

Quando c'è un incidente stradale tutti si sentono improvvisamente esperti di dinamiche e giurano di sapere come è andata. Quando c'è un problema sanitario tutti si sentono esperti e dispensano consigli medici su cosa fare. Ma perché non lasciate fare a chi di competenza? Se volete sostituirvi a loro studiate, superate i concorsi ed arrivate a ricoprire quelle posizioni: ma fino ad allora limitatevi alla formazione della Nazionale di calcio.

penelope pen

5 anni, 1 mese

Si anche alle galline cosi siamo sicuri al 100% ma per favore si informi

FRANCESCO BARNI

5 anni, 1 mese

E meno male che è intervenuto il Prefetto, perché se aspettavamo il nostro assessore regionale alla sanità eravamo ancora qui a vaccinare solamente il primo comune dove è iniziato il problema. Pienamente d’accordo sulla vaccinazione totale in Bergamasca, anche perché sinceramente non escluderei che qualcuno sia venuto in città a Bergamo piuttosto che ad Oriocenter ancora peggio perché al chiuso. Forse un giorno qualcuno capirà anche questo aspetto della questione, forse.

Bruno D'Intorni

5 anni, 1 mese

Facile commentare, vero?