Benedizione «a sorpresa» del Papa per la decana Lisa

Sarnico. Sabato 26 novembre compirà cent’anni. Il suo regalo? Un incontro speciale all’udienza in piazza San Pietro. Il pontefice: ci rivediamo tra 10 anni.

«Ci rivediamo tra dieci anni». Un augurio non qualunque per Elisabetta Gervasoni vedova Criscione – per tutti Lisa – che sabato spegnerà cento candeline. Infatti le parole sono quelle di Papa Francesco che la signora ha incontrato qualche settimana fa a Roma. Sorprendente per lucidità e vigore, Elisabetta ha cento anni, ma ne dimostra venti in meno. «Io sto bene – dice quasi volendo confermare un dato oggettivamente visibile –, giro con il bastone perché ho un po’ di artrosi. Mi sono sposata a 19 anni con Giuseppe Criscione, procuratore all’Ufficio del Registro di Sarnico. Promosso ispettore nel 1950, ci siamo trasferiti a Milano, lì ho vissuto per 60 anni. Il mio paese però mi è rimasto nel cuore e sono tornata spesso a Sarnico dove mi sono stabilita definitivamente dopo la morte di mio marito nel 1995. Ho due figlie: Giovanna che ha lavorato a Roma all’Air France e Rosalba insegnante di lettere ora in pensione».

Non si aspettava regali Elisabetta, il regalo più bello però dice di averlo ricevuto alcune settimane fa a Roma quando, a sua insaputa, ha potuto ricevere la benedizione di Papa Francesco. Un’amica di famiglia di Roma, informata dalla figlia del compleanno in arrivo, ha fatto in modo che potesse partecipare all’udienza generale del Papa, con un posto speciale. «Arrivata in piazza San Pietro – racconta la prossima centenaria con gli occhi ancora lucidi per l’emozione –, ho trovato una persona mi ha fatto accomodare nella prima di due file di sedie poste a lato della poltrona dove poi si sarebbe accomodato Papa Francesco. Vederlo sedersi con fatica, mi ha procurato un supplemento di emozione. Ma l’emozione, quella vera, quella che non dimenticherò mai, è quella di un grande dono che non mi immaginavo di poter ricevere alla soglia dei cento anni. Infatti si è avvicinato un prelato e mi ha detto: “Venga con me”. Potete immaginare il mio stato d’animo quando ci siamo incamminati verso il Papa. Il cuore mi batteva a mille. Stavo per incontrare il successore di San Pietro, il vicario di Cristo. La gente mi guardava e sembrava dicesse: “Chi éla po’ chèla le?”».

E così, senza preavviso, si è trovata davanti al Pontefice: «Arrivata a pochi metri da lui mi sono fermata, non sapevo cosa fare. Sorridendo Papa Francesco mi ha detto: “Venga, si accomodi”. Mi sono avvicinata e gli ho detto: “Santità, ho cento anni e prima di morire avrei voluto avere la sua benedizione. Adesso muoio contenta”. Sorridendo il Papa mi ha risposto: “Signora, perché morire? Ci rivedremo fra dieci anni”. Mi ha benedetto, mi ha fatto una carezza e mi consegnato una corona del rosario bianca. Tremando come una foglia dall’emozione l’ho ringraziato e me ne sono andata con le lacrime agli occhi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA