Cronaca / Val Calepio e Sebino
Venerdì 18 Agosto 2023
Annega sotto gli occhi dell’amico, a Tavernola perde la vita un giovane di 33 anni
LAGO D’ISEO. Tragedia in località Casella. La vittima è Abdul Manan, 33enne pakistano. Abitava a Telgate. Il suo corpo recuperato da un connazionale e un passante. Il fratello: aveva avviato le pratiche per portare in Italia la moglie.
Un bagno fatale, dal quale non è più riemerso. Tragedia giovedì pomeriggio nel Sebino: la vittima è un 33enne pakistano che abitava a Telgate. È la prima vittima da annegamento dell’estate, nel lago sul fronte bergamasco, una stagione questa che, sino a Ferragosto, pareva «da incorniciare». A perdere la vita è stato Abdul Manan. Il suo corpo è stato recuperato dall’amico e connazionale Gill Amandip Singh che si trovava con lui per un bagno nelle acque del lago in una giornata calda e afosa. I due giovani erano giunti a Tavernola Bergamasca in auto, nel pomeriggio.
Il dramma si è consumato attorno alle 17.30 in località Casella, alle porte del paese giungendo dalla galleria del Corno da Predore. I due si stavano bagnando tranquillamente a pochi metri dalla riva, in un luogo che già conoscevano, quando improvvisamente Abdul Manan, il quale non sapeva nuotare, è stato inghiottito dalle acque in un tratto dove non era più in grado di toccare il fondo e di rimanere in sicurezza. Pochi istanti e si è consumata la tragedia.
L’intervento dell’amico
L’amico, accortosi di quanto era accaduto ed essendo a poche decine di metri di distanza da lui, ha immediatamente cercato di salvare Abdul, il quale era sprofondato verso il fondale. Pochi interminabili minuti risultati fatali al 33enne pakistano, nonostante l’impegno del connazionale che è stato in grado di rintracciarlo e recuperarlo.
In quegli istanti anche un uomo di 73 anni di Tavernola che stava transitando su quel tratto di lungolago si è attivato per aiutare l’amico di Abdul Manan nel recupero del corpo verso riva. I due hanno poi tentato di rianimare Manan senza successo. Sul posto il 118 ha inviato i soccorsi: un’auto medica e una ambulanza dei volontari della Croce Blu Basso Sebino da Sarnico e il gommone con idroambulanza della Camunia Soccorso, giunta da Monte Isola, ma i disperati tentativi di rianimare il 33enne sono risultati vani. Il corpo è stato quindi caricato sull’imbarcazione della Camunia Soccorso che l’ha portato fino allo scivolo di fronte alla stazione dei carabinieri di Tavernola, dove nel frattempo sono giunti i famigliari e gli amici di Abdul Manan, tra i quali il fratello Waqas Ahmed: «Una tragedia, sabato scorso eravamo in gita a Trento da amici ed era felice – ha raccontato Ahmed – anche perché era fiducioso di poter portare a Telgate la moglie attualmente in Pakistan, aveva avviato le pratiche necessarie. In questo periodo Abdul – ha aggiunto – non aveva una occupazione fissa e si accontentava di lavori saltuari. Non ci sono parole».
Oltre alla moglie, il 33enne lascia la mamma residente a Telgate, il papà rimasto in Pakistan, tre fratelli e due sorelle. A ricostruire la dinamica dell’accaduto ed effettuare i rilievi sono interventi i carabinieri di Tavernola Bergamasca. In serata l’autorità giudiziaria ha dato il consenso per il rilascio della salma che, secondo le volontà dei famigliari, sarà portata in Pakistan.
Zona frequentata dai bagnanti
La tragedia di ieri si è consumata in un tratto di spiaggia libera sprovvista di servizio di salvataggio, ma con adeguati cartelli informativi. Un’area, quella di Casella, spesso punto di riferimento per i bagnanti, soprattutto per i residenti della frazione. Peraltro in questo periodo il lago d’Iseo non presenta un’altezza particolarmente alta, in quanto è soltanto 5 centimetri sopra la media storica del periodo. Ma ciò non è bastato a evitare la tragedia.
Nell’agosto 2019, a perdere la vita a causa di un annegamento a Tavernola Bergamasca erano stati due fratelli pakistani, Waquas e Hassan Muhammad, di 17 e 19 anni, tuffatisi nelle acque e finiti inghiottiti senza speranza. Anche in quella tragica giornata i tentativi di salvarli da parte dei bagnanti presenti in zona risultarono vani.
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