Acqua mai così calda e siccità, nei laghi fioriscono le alghe

ACQUE INVASE. La situazione peggiore è sul Sebino Battelli-spazzino al lavoro. Va un po’ meglio a Endine.

Le temperature in salita e il livello del lago in continua discesa hanno creato le condizioni ottimali per la proliferazione delle alghe sul Basso lago d’Iseo, che da prima di Ferragosto è stato invaso da chiazze e isolotti verdi composti da tonnellate di macrofite che, staccatesi dal fondale, sono rimaste a galleggiare sulla superficie dello specchio d’acqua e tra le insenature e i porti di Tavernola, Predore e Sarnico per la sponda bergamasca, e di Paratico, Clusane e Iseo per la bresciana.

Sul Sebino i battelli-spazzino della società «Mpl», «Manutenzione e promozione laghi»,

Raccolte una trentina di tonnellate di alghe al giorno

braccio operativo dell’Autorità di bacino, sono al lavoro senza sosta, dal lunedì al sabato mattina a rotazione tra un comune e l’altro per cercare di arginare il problema delle alghe, con le quali gli addetti riempiono in media quattro battelli al giorno per una trentina di tonnellate di materiale da smaltire.

La situazione sul lago di Endine

Diversa è la situazione sul lago di Endine dove, grazie al progetto triennale avviato a giugno con i primi interventi di sfalcio preventivo (verranno ripetuti a settembre), il problema delle alghe si è ripresentato anche quest’estate ma in maniera meno pesante rispetto allo scorso anno. Stando ai report degli addetti ai lavori, la condizione delle piante subacquee sta creando maggiori difficoltà sul Sebino, specie a fronte del fatto che il problema quest’anno si è presentato tutto in una volta sola, cioè nel mese di agosto e in particolare nel periodo ferragostano. Se nei mesi di giugno e luglio, infatti, complici le intense precipitazioni e gli afflussi dalla Valle Camonica, il lago è rimasto sopra il metro, dall’inizio di agosto il livello idrometrico è calato bruscamente, arrivando a segnare circa 20 centimetri e tornando sotto la media storica (non lo faceva dal 23 febbraio).

Di conseguenza, dove il fondale è più basso si creano i maggiori problemi con le alghe, che ricevono più luce e proliferano incontrollate, per poi spezzarsi e finire a galleggiare sul pelo dell’acqua, creando non pochi disagi alle eliche dei motori delle barche che devono entrare e uscire dai porti, oltre a costituire uno spettacolo non gradevole alla vista, ma nemmeno all’olfatto, a causa degli odori sprigionati nel processo di decomposizione.

Secondo l’amministratore unico di «Mpl», Marco Terzi, negli ultimi anni le cose sono peggiorate sul lago d’Iseo. «Gli interventi di sfalcio preventivo che erano stati effettuati tra il giugno e il settembre 2022 nelle zone dei porti di Predore, Sarnico e Clusane, autorizzati e finanziati dalla Regione Lombardia, ci avevano dato buoni risultati, ma il progetto sperimentale non è più stato replicato – sottolinea –. Rispetto al medesimo periodo dello scorso, quest’estate stiamo raccogliendo molte più alghe». Verrà invece replicato nelle prossime settimane l’intervento di sfalcio sul lago di Endine, dove il progetto triennale per contenerne la proliferazione sta dando i primi frutti a seguito dei tagli operati a Spinone, in particolare nella zona tra il bar «Alberello» e il Centro nautico, a Endine nella zona Gerù e a Monasterolo, dalle parti della Casa del Pescatore e San Felice.

L’investimento sul 2024 è stato di 130mila euro, ottenuti dall’Autorità di bacino tramite un finanziamento regionale, ma per il 2025 e il 2026 è necessario trovare ulteriori fondi se si vuole continuare con lo sfalcio selettivo delle piante subacquee che – sottolinea Terzi – «non si possono eliminare in toto, ma si possono contenere, specie nelle zone dei porti e dei lungolaghi». Per il Sebino, invece, ogni anno le due Province e Autorità di bacino stanziano 450mila euro che vengono impiegati per tenere la superficie del lago pulita da alghe e legname flottante portato a valle dalle piene dell’Oglio, in modo da garantire la sicurezza dei naviganti.

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