I giovani accusano gli adulti di aver rovinato il mondo e li portano a processo

In un futuro non troppo lontano va in scena un processo. A giudicare sono i giovani che vivono in un mondo ormai distrutto in cui non si può viaggiare, non si possono aprire le finestre per lo smog, un mondo brutto e invivibile. Sul banco degli imputati i genitori, le generazioni passate, accusate di avere rubato il loro futuro.

Uno spettacolo costruito da Veronica Cruciani su un testo di Dawn King, potente e duro che mostra diversi livelli interessanti su cui riflettere: il rapporto generazionale, il tema del giudizio e della vendetta oltre al tema centrale quello dell’impellente necessità di difendere l’ambiente.

Abbiamo intervistato al regista Veronica Cruciani.