Achrome, la musica nasce dalla contaminazione: da Poe, a Waters fino a Kurosawa

L’INTERVISTA. L’ensemble presenta le sue opere di musica contemporanea in sala Piatti in Città Alta nell’ambito della rassegna «... e adesso musica». Prossimo concerto il 15 marzo.

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La 44.aedizione degli Incontri europei con la musica, la stagione di concerti dell’Associazione Musica Aperta in Sala Piatti, in Città Alta. Il primo appuntamento è affidato ad Achrome ensemble, la formazione che, all’interno del cartellone generale, apre una finestra sulla creatività contemporanea e i suoi multiformi aspetti.

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Il concerto è introdotto da «suoni dalla galleria», in cui è proposto un brano solistico: in questo caso lo Studio di arpeggi da In nomine (dominæ) di Pieralberto Cattaneo. Achrome ensemble (Antonella Bini, ottavino, flauto e flauto in sol; Stefano Merighi, clarinetto e clarinetto basso; Elia Leon Mariani, violino; Matilde Pesenti, violoncello; Gabriele Rota, pianoforte) è diretto da Marcello Parolini.

Achrome si propone come interprete di opere contemporanee e del repertorio storico e, soprattutto, con un lavoro sinergico con i compositori, per avvicinare un pubblico sempre più attento all’evoluzione della musica attraverso i secoli.

Achrome, la musica nasce dalla contaminazione. Video di Roberto Vitali

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