Una sfida trasformata in partnership industriale
Italia-Germania, al netto della sacralità del campo calcio, non è mai stata una sfida da giocare. Da dentro una, o fuori l’altra. La prima, l’Italia, perché non può fare a meno dell’altra. Ma nemmeno la seconda, la Germania, guardando numeri, sistema industriale, modello economico può guardare avanti a prescindere da Roma. Sono le prime due economie manifatturiere d’Europa. E a questa relazione, in particolare da almeno dieci anni, non le si assegna più una natura competitiva, ma piuttosto “complementare”, due paradigmi che si integrano.