La rincorsa continua per avere le giuste competenze
Un gap fra domanda e offerta di competenze digitali, di profili specialistici, di professioni tecnico-commerciali che si allarga sempre più, ma il vuoto cresce anche intorno a profili più generici. Nel mercato del lavoro le due variabili, competenze e posti, fanno sempre più fatica a incontrarsi. La mancata corrispondenza, il mismatch, è un fenomeno da emergenza anche nel territorio bergamasco e sta creando un vuoto importante a imprese e lavoratori: ogni 100 disoccupati ci sono almeno 82 ,8 posti di lavoro nelle aziende che non si riescono a occupare . Un tasso di disoccupazione al 4,9% in Bergamasca significa almeno 25.000 persone in cerca di lavoro. E, fatta la proporzione, vuol dire che in tutta la provincia sono almeno 21mila i posti di lavoro dentro le imprese che non si riescono a coprire per mancanza di profili professionali coerenti con le competenze richieste . Tutti posti che restano scoperti. E intanto aumenta anche la disoccupazione per via di una forza lavoro con competenze in obsolescenza.
Ma quali sono, in una fase di trasformazione digitale delle imprese, i profili più richiesti e che le aziende non riescono a intercettare? I dati dell’ultimo Rapporto Excelsior 2020 sulle assunzioni stimate e indicate a gennaio dalle imprese per l’anno in corso, indicano che la domanda coinvolge in modo trasversale sia le professioni altamente qualificate e specialistiche, sia, ma in misura più contenuta, gli impieghi non qualificati. Dei complessivi 11.090 posti attesi di coprire già dal primo mese dell’anno, 3.230 si riferiscono a figure di dirigenti e manager con competenze legate alla trasformazione digitale dell’impresa , a professioni con elevata specializzazione in campo informatico o ingegneristico e ai tecnici della produzione sempre più automatizzata. Si aggiungono 2.740 profili richiesti tra impiegati, professioni commerciali e nei servizi con una forte attitudine per le nuove tecnologie digitali. Altre 4.040 entrate nel mondo del lavoro interessano, invece, gli operai specializzati e conduttori di impianti e sistemi meccanici . Infine, spiccano anche almeno 1.080 professioni non qualificate, come operai generici.