Stadio Roma: Tar accoglie ricorso, 'ricambista auto non chiuda'

(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Mb Ricambi Auto contro Roma Capitale, che aveva determinato il divieto di proseguire le attività commerciali dell'attività nella zona del futuro Stadio della Roma. La notizia, anticipata stamattina da Radio Roma Sound, è contenuta nella sentenza pubblicata oggi dai giudici amministrativi.
"La società ricorrente - scrive il Tar - che esercita in via degli Aromi 50 attività di esposizione e noleggio veicoli, nonché attività di vicinato e vendita di ricambi online ha impugnato il provvedimento con cui Roma Capitale ha dichiarato la decadenza dalle rispettive autorizzazioni commerciali".
Decadenza dichiarata perché lo stesso Campidoglio "ha ordinato la 'Demolizione d'ufficio delle opere abusive". Poiché, motivava il Comune, "la presentazione di una Scia finalizzata all'avvio di un'attività economica è subordinata al rispetto delle norme in materia edilizia ed urbanistica dei locali dove è ubicata, si sarebbe resa necessaria la declaratoria di decadenza".
Ma la Mb Ricambi, "premesso di avere la detenzione precaria dell'area a seguito di apposite consegne succedutesi nel tempo dall'Amministrazione capitolina, che è la proprietaria dei terreni in virtù di esproprio risalente agli anni 2001-2002", ha documentato "di non esercitare (più) le attività nella particella 138 dove è stato rilevato l'abuso edilizio cui ha fatto seguito il provvedimento oggi impugnato". Anzi, "una volta disposta la liberazione della particella n. 138, Roma Capitale ha espressamente autorizzato la ricorrente, al dichiarato fine di garantirne la continuità lavorativa, allo spostamento degli uffici dell'attività dalla particella n. 138 a porzioni delle particelle nn. 90 e 97, (anche queste di proprietà di Roma Capitale e concesse in detenzione precaria)".
Di conseguenza "la successiva revoca delle autorizzazioni a causa degli abusi edilizi sulla particella n. 138 si pone in aperta contraddizione con la precedente azione amministrativa di salvaguardia dell'attività commerciale". (ANSA).

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