Rassegna stampa quotidiana America Latina e Centrale (2)

(ANSA) - BUENOS AIRES, 10 DIC - Una risposta della presidente del Messico Claudia Sheinbaum ad una 'provocazione' del presidente eletto statunitense Donald Trump secondo cui il Messico dovrebbe 'diventare uno degli stati degli Usa', e l'uccisione in Veracruz del deputato del Partito Verde Benito Aguas Atlahua, sono due delle principali notizie oggi nei media messicani. La dichiarazione di Trump secondo cui Washington sussidia annualmente il Messico con 300 miliardi di dollari, 'per cui sarebbe meglio che si integrasse direttamente negli Stati Uniti' ha ricevuto, riporta in prima pagina El Universal una risposta diplomatica, ma anche secca, da parte di Sheinbaum: 'Smettiamola un po' di realizzare questo dialogo attraverso i media, il Messico è un paese libero, sovrano e indipendente; questo lo sappiamo tutti e dobbiamo difendere che questa situazione non cambi'.
Sulla questione dei sussidi di cui parla Trump, spiega il settimanale Proceso, 'Sheinbaum ha risposto che il tema potrebbe essere legato all'aumento delle esportazioni dal Messico verso gli Stati Uniti, che sono più delle importazioni'. Ma, ha aggiunto, 'nel suo precedente mandato Trump ha firmato il T-MEC (con Messico e Canada) attraverso cui gli Usa hanno tratto molti benefici. E ci sarà tempo in futuro per parlare di questi benefici'. Intanto La Jornada apre la sua pagina online con la notizia dell'uccisione del deputato verde Aguas Atlahua.che 'ha subito un attacco armato mentre viaggiava nella sua auto a Zongolica, nello stato di Veracruz'. El Excelsior aggiunge che 'un individuo a bordo di una motocicletta ha raggiunto l'auto sparando al deputato e a una persona che viaggiava con lui e che è morta sul colpo, mentre Aguas Atlahua è deceduto successivamente in un ospedale della zona.
La decisione di un tribunale di annullare la proibizione decisa dal governo del Cile di un progetto minerario considerato pericoloso per l'ecosistema dell'arcipelago di Humboldt è un tema prevalente oggi nei giornali cileni. 'Il primo Tribunale ambientale - scrive El Mercurio - ha accolto il ricorso della compagnia Andes Iron spa, proprietaria del progetto del porto minerario di Dominga, e ha annullato come illegale la risoluzione del Comitato dei Ministri del gennaio 2023, con cui si respingeva il progetto' . Nella sentenza, rileva quindi il giornale, 'i giudici hanno denunciato l'operato di due ministrii (...) in quanto hanno partecipato alla votazione della seduta del Comitato dei ministri pur avendo precedentemente rilasciato dichiarazioni contro il progetto Dominga, violando il principio di imparzialità'. La Tercera pure pubblica il tema in prima pagina ('Tribunale annulla una decisione del Comitato dei ministri che ha respinto un permesso ambientale a Dominga') chiarendo che la sentenza 'ordina al Comitato di pronunciarsi nuovamente entro 15 giorni, ma senza la presenza dei ministri che non hanno rispettato il principio di imparzialità'.
Il massacro di persone anziane avvenuto ad Haiti fra il 6 e 8 dicembre nel quartiere di Cité Soleil di Port au Prince continua ad attirare l'attenzione dei media locali, con il portale Haiti Libre che teme che 'l'attuale bilancio di 184 persone uccise dagli uomini del boss criminale Micanor Altes, meglio conosciuto come 'Wa Mikanò' possa aumentare perché 'almeno 80 persone sono prigioniere della banda, sospettate di aver utilizzato pratiche vudù per danneggiare il figlio del boss, gravemente malato. La vicenda, segnala il quotidiano Gazette Haiti, è stata al centro di un comunicato del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che 'ha chiesto alle autorità haitiane di condurre un'indagine approfondita per consegnare alla giustizia i responsabili di queste e di tutte le altre violazioni dei diritti umani'. Guterres ha rinnovato inoltre un appello agli Stati membri affinché forniscano alla Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza, guidata dal Kenya, l'appoggio finanziario e logistico per assistere la Polizia haitiana nella lotta contro le bande armate'. (ANSA).

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