
Scienza e Tecnologia
Venerdì 21 Febbraio 2025
Primi 30 giorni di Trump, pesante bilancio per la scienza
Tra grossi tagli ai finanziamenti federali per la ricerca e numerosi licenziamenti operati nelle agenzie scientifiche statunitensi , il bilancio dei primi 30 giorni del presidente Usa Donald Trump è molto pesante per la scienza: a tracciarlo la rivista Nature sul suo sito, che sottolinea soprattutto il ritmo incalzante e senza precedenti dei provvedimenti. Le azioni di Trump fanno parte di uno sforzo più ampio per ridurre radicalmente la spesa pubblica e ridimensionare la forza lavoro , e lasciano intendere un riallineamento delle priorità degli Stati Uniti che, secondo molti ricercatori, potrebbe influenzare profondamente la scienza e la società per i prossimi decenni.
Il meccanismo si è messo in moto già dopo poche ore dall’insediamento del nuovo Presidente, lo scorso 20 gennaio, con la firma di decine di ordini esecutivi : alcuni erano stati preannunciati, come il ritiro del Paese dagli Accordi di Parigi sul clima e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre altri hanno colto impreparato il mondo della ricerca scientifica. Tra questi, il divieto di promuovere quella che Trump chiama ‘ ideologia di genere’ e l’obbligo di cessare tutte le attività volte alla promozione della diversità, dell’equità e dell’inclusione .
L’effetto nella comunità scientifica e nelle agenzie federali è stato immediato e caotico, con una corsa all’eliminazione da siti e articoli di termini che facessero riferimento a questi temi e la cancellazione di molti programmi correlati. L’Osservatorio astronomico Vera Rubin ha addirittura modificato sul suo sito la biografia dell’astronoma alla quale è intitolato, sollevando non poche proteste: è stata riscritta la sua storia, ridimensionando notevolmente il suo grande impegno nell’abbattimento delle barriere per le donne nel campo dell’astronomia e nel sostegno ad altri gruppi storicamente oggetto di discriminazione. La Nasa , dal canto suo, ha rimosso l’inclusione dall’elenco dei suoi valori fondamentali e ha eliminato articoli che mettevano in luce il lavoro di ricercatori appartenenti a comunità sottorappresentate.
Un altro ordine esecutivo firmato il 27 gennaio, ad appena una settimana dall’insediamento, ha congelato tutte le sovvenzioni e i finanziamenti federali , con l’intento di assicurarsi che i soldi venissero spesi secondo le priorità dell’attuale amministrazione. Un giudice federale ha temporaneamente bloccato l’ordinanza, ma la confusione generata e il clima di grande incertezza non si sono placati in istituti di ricerca, laboratori e università di tutto il Paese.
A ciò si aggiungono le decine di migliaia di persone licenziate finora, in accordo con il Dipartimento per l’efficienza del governo guidato da Elon Musk. Nelle scorse settimane, circa 75mila dipendenti pubblici hanno accettato l’incentivo proposto per e-mail dall’amministrazione Trump a lasciare il proprio posto di lavoro , circa 2mila impiegati dell’agenzia Usaid che si occupa di cooperazione internazionale sono a rischio , a causa del congedo forzato che Trump sta tentando di mettere in atto, e sono anche iniziati i licenziamenti delle persone assunte in prova negli ultimi due anni, che stanno colpendo dunque soprattutto i ricercatori all’ inizio della loro carriera .
Secondo quanto sostenuto da Nature, questo è probabilmente solo l’inizio: tra le intenzioni di Trump potrebbero esserci ulteriori tagli alla ricerca sul clima , la privatizzazione dei servizi meteorologic i nazionali e lo stop agli investimenti in tecnologie ‘green’ ed energia pulita . All’orizzonte si intravedono, inoltre, altri massicci tagli al budget delle agenzie scientifiche e alla forza lavoro. Secondo Jennifer Zeitzer, che dirige l’ufficio affari pubblici presso la Federazione delle società americane di biologia sperimentale, “Tutto è possibile”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA