Scienza e Tecnologia
Lunedì 20 Gennaio 2025
Nel Dna delle cellule persistono per anni danni non riparati
I danni al Dna non vengono sempre riparati dalle cellule: alcuni persistono per mesi e addirittura per anni , aumentando il rischio di mutazioni dannose che possono causare tumori . Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori del Wellcome Sanger Institute nel Regno Unito. Col passare del tempo le cellule del nostro organismo accumulano errori nel genoma : sono mutazioni , veri e propri errori di ortografia nel libro della vita, dove una 'lettera' (una base azotata del Dna) viene per sbaglio sostituita con un'altra.
Il danno al Dna , invece, è un 'alterazione chimica che macchia una 'lettera' rendendola irriconoscibile . Il danno può dunque determinare un' errata lettura e copiatura del Dna durante la divisione cellulare , introducendo mutazioni permanenti che aumentano il rischio di tumori. Di solito, il danno al Dna viene rapidamente scovato e sistemato dai meccanismi di riparazione delle cellule, ma questo non accade sempre.
I ricercatori britannici lo hanno scoperto studiando le staminali del sangue, le cellule del fegato e dell'epitelio dei bronchi di 89 persone. Dalla ricostruzione dell'albero genealogico di queste cellule sono emersi modelli inaspettati di ereditarietà delle mutazioni , dovuti al fatto che alcuni danni al Dna possono persistere non riparati attraverso più cicli di divisione cellulare . Ciò è particolarmente evidente nelle cellule staminali del sangue, dove il 15-20% delle mutazioni deriva da uno specifico tipo di danno al Dna che persiste in media per due o tre anni , e in alcuni casi anche più a lungo.
Questo significa che durante la divisione cellulare, ogni volta che la cellula tenta di copiare il Dna danneggiato, può commettere un errore diverso, portando a molteplici mutazioni differenti. I ricercatori concludono che, sebbene questi tipi di danno al Dna siano rari, la loro persistenza negli anni può determinare tante mutazioni quanto i danni al Dna più comuni. Una nuova consapevolezza che cambia il modo di considerare le mutazioni e l'evoluzione dei tumori.
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