Scienza e Tecnologia
Sabato 18 Gennaio 2025
La storia degli Appennini scritta nella forma dei suoi frammenti
La storia degli Appennini è scritta nella forma geometrica e nell’ orientamento delle particelle che formano le sue rocce : un gruppo di ricercatori italiani di Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Università Sapienza di Roma e Università di Roma Tre ha messo a punto un metodo innovativo basato su queste caratteristiche, che permetterà di ricostruire con maggiore precisione l’età della catena montuosa e le trasformazioni avvenute nel corso della sua evoluzione.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Tectonics. Solitamente, per definire la storia delle catene montuose ci si basa sul riscaldamento al quale le rocce sono state sottoposte nel corso del tempo, ottenuto grazie a particolari indicatori presenti all’interno delle rocce come i minerali delle argille e i frammenti di legno. “Tale parametro – dice Chiara Caricchi dell’Ingv, prima autrice dell’articolo – costituisce un concetto fondamentale per comprendere la formazione di risorse energetiche come il petrolio e il gas naturale”. Questi dati, tuttavia, non sono sempre disponibili.
Per superare l’ostacolo, i ricercatori hanno dunque cercato un nuovo indicatore dell’evoluzione di una catena montuosa . “Il nostro studio si è concentrato nell’Appennino settentrionale, in un’area compresa tra Umbria e Toscana – commenta Luca Aldega della Sapienza, co-autore dello studio – dove abbiamo prelevato campioni di sedimenti”.
Grazie alle analisi svolte, il gruppo ha scoperto che raccontano in maniera affidabile l’evoluzione geologica delle montagne anche le caratteristiche geometriche delle particelle rocciose e come queste si orientano tra loro durante il lunghissimo processo di deposizione e compattazione dei sedimenti: un metodo alternativo che è dunque in grado di superare i limiti di quelli classici.
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