Scienza e Tecnologia
Giovedì 16 Gennaio 2025
La cacciatrice di stelle Gaia chiude gli occhi, dopo 10 anni VIDEO
“Oggi segna la fine delle osservazioni scientifiche e il momento per celebrare questa incredibile missione che ha superato tutte le nostre aspettative”, ha detto la direttrice scientifica dell'Esa, Carole Mundell. Una missione innovativa ideata per creare la più dettagliata mappa 3D della nostra galassia, misurando posizione, distanza e luminosità di oltre 2 miliardi di stelle, scoprirne eventuali pianeti in orbita e identificare anche tante altre varietà di oggetti, come asteroidi, quasar e buchi neri. Dati preziosi alla base di oltre 13mila pubblicazioni scientifiche che hanno permesso di ricostruire la storia della Via Lattea, ricostruirne la sua vera forma e fare decine di nuove importanti scoperte.
Eppure, gran parte delle osservazioni fatte in questi 10 anni e mezzo devono ancora essere studiate perché l’ultimo rilascio di dati risale al 2022 e raccoglieva le osservazioni fatte da Gaia nei primi 3 anni di attività. Nel 2026 ci sarà una nuova pubblicazione di dati : “è questa la release di Gaia che la comunità sta aspettando, ed è emozionante pensare che coprirà appena metà dei dati raccolti”, ha detto Antonella Vallenari, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e tra le responsabili di Dpac, il consorzio composto da centinaia di esperti europei incaricati di trasformare le osservazioni di Gaia in cataloghi scientifici ad uso della comunità astronomica internazionale.
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