(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Sono in arrivo le Linee guida sulla sicurezza nella ricerca che aiuteranno i ricercatori a valutare i rischi che possono venire dall'avvio di determinati progetti di ricerca e le relative misure di mitigazione per poter portare avanti una attività, adottando una serie di precauzioni: a dirlo all'ANSA è Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari e coordinatore del gruppo di lavoro nominato dal Mur che si sta da tempo occupando del tema.
La Commissione europea ha emanato una raccomandazione a maggio scorso chiedendo misure che aiutino i ricercatori a valutare i rischi collegati alle attività di ricerca in ambito internazionale. Il Mur ha avviato un percorso condiviso con la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) e la Coper (Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca) per definire un 'modello nazionale' di sicurezza e integrità della ricerca. È stato divulgato un questionario ai ricercatori, si sono tenuti due workshop di confronto con i ricercatori preliminari alla Conferenza nazionale sul tema tenutasi a Bari a dicembre. Un comitato interministeriale, coordinato dal Mur, valuterà le linee guida a fine gennaio, poi saranno pubblicate.
"Vogliamo dare uno strumento alle università ed ai centri di ricerca, non certo imporre qualcosa - spiega il rettore - e la sensazione è che le linee guida siano attese dalla comunità scientifica internazionale, non temute. Trovare il punto di equilibrio tra libertà scientifica e tutela del valore del valore della ricerca è intrinsecamente complesso ma non si può dire che il problema non ci sia. Si tratterà di imparare a continuare a fare quello che stiamo facendo ma con delle regole di autoprotezione e maggiore consapevolezza dei rischi.
L'alternativa è l'abbandono del ricercatore a se stesso.
Dobbiamo invece dargli strumenti per poter essere consapevole a cosa va incontro e spesso questa consapevolezza non c'è".
Per quanto riguarda le polemiche sul ddl sicurezza e l'articolo 31 in esso contenuto, il rettore invita a non confondere i due piani: "Su questioni di particolari, su casi di particolare complessità, se c'è un dialogo tra istituzioni regolato da una norma, questa è una opportunità in più. Le questioni che nell'università toccano la sicurezza nazionale sono episodiche". (ANSA).
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