Il terremoto ai Campi Flegrei legato al rapido sollevamento del suolo

Il terremoto di magnitudo 4,4 avvenuto ai Campi Flegrei alle 1,25 del 13 marzo con l'epicentro nella zona di Pozzuoli, è legato al ritmo più rapido con il quale il suolo si sta sollevando : "recentemente si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo , passando da 1 a 3 centimetri al mese ", ha detto all'ANSA Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

I terremoti nei Campi Flegrei sono collegati al ritmo del sollevamento del suolo e alle variazioni della velocità con cui questo avviene. Di conseguenza "quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato , anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà", ha detto Bianco. "E' in corso un'uteriore intensificazione della crisi bradisismica rispetto al 2023", ha aggiunto.

" Non abbiamo assolutamente evidenze di magma a bassa profondità ", ha detto ancora l'esperta riferendosi a quella che è una condizione considerata "un segnale tipico di un eruzione".

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