Il primo social network delle proteine collegate al cancro

Realizzato il primo LinkedIn delle proteine collegate al cancro : si chiama FunMap ed è una mappa realizzata dalla profilazione di 10.525 geni che mostra le loro reciproche relazioni e permette di riconoscere quelle tossiche . Lo strumento, che potrà aiutare a sviluppare terapie anticancro molto più mirate ed efficaci , è stato sviluppato dal gruppo del Baylor College in Texas coordinato da Bing Zhang ed è e descritto sulla rivista Nature Cancer.

All’interno delle cellule le proteine lavorano come in una complessa catena di montaggio in cui l’attività di ogni molecola influenza anche l’attività delle altre e capire la reale origine di un problema in questa sequenza di attività può essere molto difficile. Obiettivo del lavoro dei ricercatori texani è stato quello di mappare queste relazioni e capire se e quali proteine abbiano un ruolo attivo nello sviluppo di varie forme di cancro . Per farlo i ricercatori hanno profilato le relazioni tra le proteine, come fossero reti sociali: “è come se, pur non sapendo nulla di una persona, avessimo dedotto cosa fa analizzando i suoi contatti LinkedIn”, ha osservato Zhang.

Il lavoro è stato completato sfruttando algoritmi di Intelligenza Artificiale su 10.525 geni, che a loro volta producono delle proteine, e focalizzato su 11 tipologie di cancro . Ben 196.800 associazioni che hanno permesso di evidenziare alcune relazioni tossiche finora poco note come quelle relative al gene MAB21L4 che potrebbe avere un ruolo chiave nello sviluppo del carcinoma a cellule squamose oppure di LGI3 come soppressore di alcune forme tumorali.

Ma più in generale FunMap , interamente open source e disponibile a tutti , evidenzia l’importanza della profilazione dei geni e delle proteine per avere un quadro più chiaro sulle degenerazioni che possono poi portare all’insorgenza di tumori. “Queste scoperte – ha aggiunto Zhang – possono aiutare notevolmente a stabilire le priorità per la traduzione clinica, contribuendo in ultima analisi allo sviluppo di terapie più efficaci contro il cancro”.

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