Scienza e Tecnologia
Mercoledì 27 Novembre 2024
Continenti più aridi negli ultimi 10 anni, lo dicono i satelliti
Da dieci anni a questa parte i continenti del pianeta sono diventati più arid i: a partire dal maggio 2014 la quantità d i acqua dolce presente in fiumi, laghi e falde acquifere è bruscamente diminuita e poi non è più aumentata . Questo cambiamento, probabilmente legato al cambiamento climatico , potrebbe indicare l' inizio di una nuova fase persistentemente più secca . Lo indicano le osservazioni dei satelliti Grace e Grace–Follow On della Nasa e dell’Agenzia spaziale tedesca, pubblicate sulla rivista su Surveys in Geophysics.
I satelliti Grace, operativi da marzo 2002 a ottobre 2017, e quelli della generazione successiva Grace–Follow On, lanciati a maggio 2018, hanno misurato s u scala mensile le fluttuazioni della gravità terrestre che rivelano cambiamenti nella massa d'acqua del suolo e del sottosuolo. Le misurazioni fatte tra il 2015 e il 2023 hanno mostrato che la quantità media di acqua dolce immagazzinata sulla terraferma (che include l'acqua liquida superficiale di laghi e fiumi, oltre all'acqua delle falde acquifere sotterranee) è stata di 1.200 chilometri cubici inferiore ai livelli medi registrati dal 2002 al 2014 . Il declino è iniziato con una grande siccità nel Brasile settentrionale e centrale , ed è stato poi seguito da una serie di importanti episodi di siccità tra Asia e Australia , in Nord e Sud America , Europa e Africa .
Le temperature oceaniche più calde nel Pacifico tropicale dalla fine del 2014 al 2016, culminate in uno degli eventi El Nino più significativi dal 1950, hanno portato a cambiamenti nelle correnti a getto (jetstream) atmosferiche alterando il meteo e le precipitazioni in tutto il mondo. Successivamente, anche dopo la fine di El Nino, l'acqua dolce globale non è riuscita ad aumentare . Non a caso, 13 dei 30 episodi di siccità più intensi al mondo osservati dai satelliti Grace si sono verificati a partire da gennaio 2015 .
"Il riscaldamento globale porta l'atmosfera a trattenere più vapore acqueo, il che si traduce in precipitazioni più estreme ", spiega il meteorologo della Nasa Michael Bosilovich. "Il problema quando si verificano precipitazioni estreme è che l'acqua finisce per defluire invece di essere assorbita e riempire le riserve di acqua sotterranea. Le temperature elevate aumentano sia l'evaporazione dell'acqua dalla superficie all'atmosfera, sia la capacità di ritenzione idrica dell'atmosfera , aumentando la frequenza e l'intensità delle condizioni di siccità".
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