Verdello, l’autopsia sul cadavere trovato nel campo: esclusa la morte violenta

Il giallo. I primi esiti dell’esame eseguito mercoledì 26 ottobre. Per l’identità si attende il confronto del Dna con un familiare del 44enne.

Per avere gli esiti definitivi si dovrà attendere la relazione del medico legale, ma i primi riscontri dell’autopsia sul corpo ormai mummificato trovato venerdì notte in un campo a Verdello escluderebbero la morte per cause violente. Resta dunque aperta, da quanto trapela, la pista del malore: escluso, per il momento, l’omicidio e il suicidio.

Per sapere se invece il cadavere appartiene davvero al marocchino di 44 anni, di casa nel quartiere milanese di San Siro, si dovrà aspettare l’esito del confronto del Dna tra il profilo genetico rilevato sul corpo mummificato e quello di un parente del nordafricano. Prelievo che è stato effettuato ieri nel corso dell’esame autoptico, eseguito all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: fino al termine delle analisi di laboratorio e alla conferma dell’identità il corpo non potrà essere ovviamente restituito alla famiglia. Resta in ogni caso da capire come mai quell’uomo sia deceduto in un contesto così anomalo quale un campo di mais della periferia di Verdello.

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