Vasche anti allagamenti: progetti per 15 milioni di euro nella media pianura

GLI INTERVENTI. Il maltempo dimostra l’efficacia dei bacini di laminazione. I prossimi interventi ad Ambivere, Albano e tra Sorisole e Paladina.

Quelle esistenti hanno già dimostrato la loro efficacia nelle ultime giornate di pesante maltempo, salvando interi territori dal rischio di esondazioni. E lo hanno fatto ricevendo e contenendo temporaneamente, come dei serbatoi, l’acqua in eccesso proveniente dai torrenti in piena, per poi rilasciarla a emergenza finita. Sono le vasche di laminazione, depressioni del terreno ricavate appositamente per mettere in sicurezza i territori che si sviluppano lungo i corsi d’acqua. È proprio perché si stanno confermando soluzioni valide, che Regione Lombardia ha stanziato un contributo da oltre 15 milioni di euro a favore del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, per realizzarne di nuove in quelle zone del nostro territorio ritenute, al momento, più a rischio.

La vasca di laminazione sul Lesina ha funzionato

La vasca di laminazione che, durante l’ultima ondata di pioggia torrenziale, ha dato la più chiara dimostrazione dell’importanza di queste opere idrauliche è stata quella del torrente Lesina realizzata fra Mapello e Locate di Ponte San Pietro: dieci giorni fa è arrivata a riempirsi per due volte in tre giorni fino 100mila metri cubi, il suo massimo. Un evento che dal 2017, anno della sua realizzazione, non si era mai verificato. Il serbatoio naturale ha protetto dall’esondazione del Lesina non solo la frazione di Locate, ma anche i comuni più a sud, come Presezzo e Bonate Sotto.

Il progetto prevede altre vasche di laminazione

Il progetto idraulico originario prevede un’altra vasca di laminazione in questa zona: «Prima però di farne due in un unico posto – spiega il direttore del Consorzio, Mario Reduzzi – è necessario realizzarne almeno una nelle aree dove i nostri rilievi idrogeologici hanno evidenziato una maggiore necessità». Sono cinque (divise fra valli, media pianura e Bergamo) quelle ritenute prioritarie e di cui l’ente consortile sta portando avanti la progettazione con la previsione di dare il via ai lavori nei prossimi anni.

La prima è quella sul torrente Dordo ad Ambivere, prevista in prossimità della frazione Cerchiera: occuperà un’area di 13mila metri quadri e avrà una capacità di invaso pari a 27mila metri cubi. L’intervento, in fase di progettazione esecutiva, avrà un costo complessivo di 4,3 milioni di euro, dei quali 4 saranno finanziati con un contributo regionale e i rimanenti 300mila euro dal Consorzio. La seconda è prevista sul torrente Valle Albano, affluente del torrente Zerra, ad Albano Sant’Alessandro, che negli anni scorsi ha causato diversi allagamenti in via Marconi. In questo caso l’opera, di cui è stata completata la progettazione definitiva, occuperà un’area complessiva di 19mila metri quadri e avrà un volume di invaso da 20mila metri cubi. Il suo costo è stato calcolato in 2,1 milioni di euro che, anche in questo caso, verrà finanziato interamente da Palazzo Lombardia.

La terza vasca di laminazione è prevista sul torrente Quisa fra Paladina e Sorisole. In questo caso, però, le vasche saranno due. La progettazione in corso, arrivata alla fase definitiva dopo la quale è scattata la procedura Paur (procedimento autorizzatorio unico regionale), ne prevede infatti una a monte, della superficie di 97.500 metri quadrati e una capacita di invaso di 128mila metri cubi, e una a valle di 37mila metri quadrati e una capacità di invaso da 30mila metri cubi. Un intervento da 4,3 milioni di euro, cui 3,5 finanziati da Regione, mentre i restanti 800mila circa dovranno essere coperti con altre risorse.

Le ultime due vasche in fase di progettazione si trovano lungo il Morletta. Una è prevista a Bergamo, in località Grumello del piano. Avrà una superficie di 77mila metri quadri, un volume

«Stiamo portando avanti la realizzazione delle vasche di laminazione che riteniamo più urgenti»

di 135mila metri cubi e un costo di 5,5 milioni di euro, di cui 4,4 sono stati finanziati dal Pirellone. Al resto penseranno il Comune di Bergamo (che cederà l’area di sua proprietà su cui la vasca è prevista) e il Consorzio. Dell’intervento è in corso la progettazione definitivo-esecutiva, cui farà seguito la conferenza dei servizi. Per la vasca di Verdellino, invece, si sta redigendo lo studio di fattibilità tecnico-economica: un’opera da 1,3 milioni finanziata completamente dalla Regione.

«Stiamo portando avanti la realizzazione delle vasche di laminazione che riteniamo più urgenti – conclude Reduzzi – . Attualmente, comunque, il piano di comprensorio di bonifica è in fase di aggiornamento. Stiamo quindi valutando, in base ai dati raccolti nell’ultimo periodo, quali altre opere idrauliche inserire al suo interno. Un atto fondamentale in base al quale, poi, per ognuna delle nuove vasche che verranno previste dal documento, sarà possibile avviare la progettazione e chiedere i necessari finanziamenti».

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