Vandali alla casa degli alpini di Covo, filmati dalle telecamere
Via Del Barco Dalle prime verifiche si tratterebbe di minori. Danneggiato l’esterno.
Prima hanno graffiato e rovinato il rivestimento esterno della sede degli alpini a Covo e poi vi hanno espletato i loro bisogni fisiologici lasciando inequivocabili tracce. Un raid notturno in piena regola a cui hanno partecipato diversi individui. Ma sono stati ripresi dalle telecamere del sistema comunale di videosorveglianza che le ha trasmesse in diretta alla centrale del comando del Distretto della Polizia locale della Bassa orientale a Romano. A Covo sono attive 46 telecamere di varia tipologia idonee anche alla riprese notturne specie negli spazi pubblici come l’area del parco comunale di via Del Barco e alle vie di accesso al paese. Le indagini sono in corso e potrebbero avere sviluppi nei prossimi giorni per dare un nome a chi che nella notte tra il 23 e il 24 aprile scorsi hanno preso di mira la sede del gruppo alpini di Covo, in via Del Barco. «Hanno praticamente graffiato tutto il cappotto di rivestimento della struttura contro cui hanno fatto poi i loro bisogni», commenta Basilio Probo, che con gli alpini di Covo si trova a Rimini per l’adunata nazionale.
Le indagini
Fatta la segnalazione alla Polizia locale, sono scattate le indagini che sono supportate dai filmati della videosorveglianza che inquadrano dei giovani in azione. «Le indagini sono ancora in corso per identificare gli autori di questo gesto», fanno sapere dal comando della polizia locale. Per aggiungere che: «Dalle prime risultanze si tratterebbe di minori. In questo caso una volta identificati e avvertiti i loro genitori, scatterà una multa di 5 mila euro per i bisogni fisiologici fatti e la denuncia per i danneggiamento provocato». È quindi presto per dire se sia una nuova baby gang in azione nella zona o si tratti di qualche soggetto recidivo, già noto alle forze dell’ordine.
Inaugurata nel 2013
La sede degli alpini di Covo è stata inaugurata nell’aprile del 2013 insieme al monumento ai Caduti delle brigate alpine. Dice ancora il capogruppo Basilio Probo: «Adesso dobbiamo valutare bene il danno subito per poi individuare quale sia la soluzione migliore per risistemare la sede».
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