Vaccinazioni, a Chiuduno e Clusone fine settimana dedicato alle mamme

Sabato e domenica, nei due centri di Chiuduno e Clusone, dedicati alle donne gravide e alle puerpere. Claudia Berardi, con la piccola Marta di sei mesi: «Immunizzarsi è la scelta giusta, per tutelare noi e i nostri bambini».

«È più importante tutelare i nostri figli dal rischio di prendere il coronavirus, senza sapere quali possono essere le conseguenze di questa malattia, piuttosto che scegliere di non vaccinarsi. Per questo alle future mamme che si lasciano vincere dai loro dubbi, mi sento di dire: non abbiate paura». Parola di mamma. Claudia Berardi, 29 anni, ingegnere meccanico di Erbusco (Bs) si lascia andare a un appello a tutte le giovani donne in gravidanza tenendo in braccio la piccola Marta, sei mesi.

È stata tra le prime, ieri mattina al Palasettembre di Chiuduno, a raccogliere l’invito che Asst Bergamo Est ha rivolto proprio alle donne gravide e alle puerpere, dedicando loro un intero fine settimana di vaccinazioni libere. «Vaccinarsi è la scelta giusta – dice Claudia – e credo sia il modo migliore per tutelare anche i nostri figli dal rischio di prendere il Covid. Io e mio marito abbiamo fatto una scelta consapevole, consigliati dal medico, dal pediatra e dall’ostetrica, e nonostante le perplessità delle persone che ci circondano».

Dubbi, ansie e timori che per mesi, in mancanza di una direttiva certa da parte delle autorità sanitarie, hanno frenato molte future mamme davanti alla vaccinazione. Ora che anche la scienza si è definitivamente espressa a favore dei vaccini per gravide e puerpere (e che i medici si stanno a loro volta ricompattando nel consigliare loro di immunizzarsi), è tempo di recuperare il terreno perso. «Fino a poco tempo fa – spiega Adriana Alborghetti, responsabile della campagna vaccinale di Asst Bergamo Est – questa fascia di popolazione non aveva informazioni univoche; per questo in tante hanno preferito ritardare un po’ la decisione. Un mese fa sia il ministero che altre istituzioni sanitarie europee hanno chiarito che non solo la vaccinazione non è pericolosa, ma che è assolutamente consigliata; così una decina di giorni fa abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa, che è già stata replicata anche in altre province della Lombardia».

Ieri e oggi nei centri vaccinali di Chiuduno e Clusone le giovani mamme potranno disporre di una corsia preferenziale a loro dedicata: arrivano senza prenotazione, vengono indirizzate al box per una consulenza medica o ginecologica (per chi ne ha bisogno), prima di passare all’anamnesi e alla somministrazione del vaccino.

«Non vedevo l’ora»

«Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento – dice Federica Zucchinali, giovane mamma di Levate –. È una protezione in più anche per mia figlia. avendo altri due bambini di 6 e 10 anni che vanno a scuola, la paura è che possano portare il virus a casa». Valentina Albani, di Ghisalba, ha partorito appena una settimana fa: «L’iniziativa di oggi mi ha aiutato – dice –. In gravidanza ho pensato di vaccinarmi, ma mi è stato sconsigliato dal ginecologo, forse perché mancavano ancora dati certi sui possibili effetti del vaccino. E parlando con tante altre mamme in gravidanza, ho notato che la maggior parte di loro non l’ha fatto. Si tende un po’ troppo a rimandare, ma penso che sia fondamentale». Kenza Khassim, origini marocchine ma residente a Stezzano, partorirà invece tra un mese: «Mi vaccino perché non voglio prendere il Covid – dice – e perché voglio proteggere anche la mia bambina».

Nel frattempo la campagna vaccinale prosegue a ritmo più serrato, rispetto ad agosto, con una media di un migliaio di somministrazioni al giorno solo al Palasettembre di Chiuduno. Nei primi giorni della prossima settimana, l’Asst Bergamo Est raggiungerà il tetto delle 500mila somministrazioni in tutti i suoi hub vaccinali. Da domani partirà anche una nuova iniziativa dedicata ai ragazzi delle scuole medie e superiori (12-19 anni): anche loro potranno presentarsi al centro vaccinale senza prenotazione dalle 8 alle 20. I ragazzi residenti nell’area di competenza dell’azienda ospedaliera sono 33mila e ad oggi ne mancano ancora alla prima dose circa seimila: «Speriamo che questa iniziativa serva a far crescere il numero dei vaccinati in maniera considerevole nei prossimi giorni – conclude Alborghetti –. In questo caso, i soggetti da convincere sono perlopiù i genitori. Ai ragazzi offriremo anche la possibilità di una consulenza pediatrica prima della vaccinazione».

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