Un anno di continue violenze nei confronti della compagna: braccialetto elettronico per un classe 1994

IL PROVVEDIMENTO. L’ordinanza del gip prevede l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri dalla vittima, dalla sua abitazione e dal luogo di lavoro.

Scatta il divieto di avvicinamento per un uomo classe 1994, indagato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna: dovrà mantenere una distanza minima di 500 metri dalla vittima, dalla sua residenza, dal luogo di lavoro e dai luoghi da lei frequentati abitualmente.

Le indagini, dei carabinieri di Urgnano, sono partite nel mese di marzo, quando la donna - di 26 anni - si è rivolta ai carabinieri riferendo di aggressioni fisiche e verbali da parte del convivente.

Un anno di violenze

Subito sono state attivate le procedure previsto dal «codice rosso», ma la situazione è ulteriormente degenerata alla fine di marzo, quando la giovane è stata costretta ad andare in ospedale a seguito di una violenta aggressione, che le ha procurato 10 giorni di prognosi. Successivamente, ha riferito di essere stata picchiata ripetutamente, ogni fine settimana da circa un anno, mostrando segni evidenti di questi episodi. In un’occasione, inoltre, il compagno - di nazionalità colombiana - l’aveva minacciata con un coltello, affermando di non temere il carcere.

A quel punto la vittima si è convinta a sporgere denuncia ai carabinieri, allegando la documentazione medica. E nonostante fosse inizialmente restia a lasciare l’appartamento, ha poi deciso di trasferirsi altrove. I carabinieri hanno quindi fornito al pubblico ministero una serie di indizi di colpevolezza, che hanno portato alla richiesta di misura cautelare formulata dal gip.

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