Uccise il vicino a colpi di pistola, a febbraio il giudice si esprimerà sull’infermità mentale

Omicidio a Treviglio. Alla Corte d’Assise la decisione se confermare il vizio di mente oppure se richiedere ulteriori approfondimenti.

Il gip di Bergamo, Federica Gaudino, ha deciso nella mattinata di giovedì 24 novembre che sarà la Corte d’Assise a decidere sull’imputabilità di Silvana Erzembergher, la donna di 71 anni che lo scorso 28 aprile uccise a colpi di pistola il suo vicino di casa Luigi Casati, 61 anni, e ferì gravemente la moglie Monica Leoni, scesa in strada per soccorrerlo.

La donna comparirà il 23 febbraio davanti ai giudici che dovranno esprimersi sull’infermità mentale dell’imputata - che si trova in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) a Castiglione delle Stiviere (Mantova) - e sulla sua eventuale imputabilità. Due perizie, una disposta dalla Procura di Bergamo e una dalla difesa, avevano raggiunto la stessa conclusione, ovvero l’infermità mentale. L’Assise dovrà ora stabilire se sono sufficienti queste due perizie, e prosciogliere la donna, o sottoporla a una terza.

L’anziana è ricoverata in una Rems dopo che il pm Guido Schininà ne aveva disposto la scarcerazione nel luglio scorso a seguito dell’esito delle due consulenze psichiatriche, eseguite da Giacomo Francesco Filippini per quanto riguarda la Procura, e da Massimo Biza per la difesa. Entrambe diedero la stessa valutazione: infermità mentale e, dunque, per la legge italiana non si può procedere nei confronti di un soggetto che abbia compiuto un reato senza la capacità di intendere e di volere.

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Il filmato dell’aggressione

Il dramma si era consumato giovedì 28 aprile intorno alle 7,30 di mattina: la pensionata ha sparato quattro colpi di pistola al sessantunenne Luigi Casati e ferito gravemente con altri tre colpi la moglie cinquantasettenne, Monica Leoni, accorsa per soccorrere il marito. L’aggressione nel cortile del condominio di via Brasside, dove vivevano. Immagini che restano vivide nella mente di molti poiché riprese prontamente con uno smartphone da una vicina che si era affacciata al balcone di casa. Nel video circolato ampiamente in rete si vede infatti Silvana Erzembergher, poco dopo gli spari, avvicinarsi ancora alle due vittime con il revolver in mano, prima di accorgersi degli altri vicini accorsi sui balconi e tornare dunque nella sua abitazione.

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Gli screzi precedenti

Non era la prima volta che gli screzi tra i vicini causavano litigi nel condominio. Vi era già stata infatti una denuncia ai carabinieri, datata 5 luglio 2021, presentata da parte di Monica Leoni nei confronti dell’anziana, dopo che il 25 maggio di quell’anno era stata inseguita con un bastone dalla pensionata. I militari non erano però riusciti ad identificare la donna per via di un errore nel nominativo riportato nella denuncia presentata. Successivamente anche i vigili non ebbero modo di risalire a lei, a causa del ritardo della Erzembergher nel trasferire la residenza in quel di Treviglio. Un concatenarsi di inconvenienti e ritardi che non ha permesso il sequestro del revolver calibro 38, arma regolarmente detenuta dalla pensionata. Erzembergher infatti era in possesso del porto d’armi, ottenuto per praticare il tiro a segno.

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Alla base dell’aggressione omicida vi sarebbero dei presunti scherzi che la signora Erzembergher sosteneva di subire dalla coppia di vicini. La pensionata, ex commerciante di abbigliamento, sosteneva infatti che i coniugi Casati le suonassero il campanello durante la notte per disturbarla e impedirle di dormire, si lamentava inoltre continuamente dell’abbaiare del loro Jack Russel. Accuse smontate dalle immagini riprese da una telecamera installata nella cassetta della posta da un altro vicino: si vedeva la stessa Erzembergher suonare i campanelli delle abitazioni.

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