Uccisa a colpi di forcone, condannato a 6 mesi un bergamasco di 39 anni
La cagnolina di dieci anni, Gina, era stata uccisa durante un concorso ippico a Rimini nel 2014 dal fidanzato della proprietaria del cane, un 39enne di Osio Sotto dopo un litigio con la ragazza. Una vicenda in cui la Lndc Animal Protection denunciò l’animalicidio e si costituì parte civile nel processo, ora concluso con sei mesi di reclusione per l’imputato.
È stato condannato a sei mesi di reclusione, con una sentenza del 10 settembre scorso emessa dal Tribunale di Rimini, il 39enne di Osio Sotto, ritenuto responsabile dell’uccisione di una cagnolina, razza Jack Russel, di nome Gina. Il cane, di proprietà della fidanzata del bergamasco, è morta nell’agosto 2014 durante un concorso ippico in corso a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini.
Una vicenda molto violenta: la cagnolina è stata uccisa a colpi di forcone, per essere poi chiusa in un sacco dato alle fiamme. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo un alterco con il fidanzato durante il concorso, la padrona di Gina era andata a dormire in un van che, oltre al trasporto cavalli, era anche adibito ad alloggio durante le trasferte per le gare. Il giorno successivo al litigio la scoperta: il 39enne non era rientrato nel van per la notte e il cane era scomparso.
«Cercatelo da sola» è stata la frase che ha allarmato la ragazza. Dopo diverse ricerche, e con l’aiuto degli organizzatori del concorso ippico, Gina è stata ritrovata, appena fuori dalle strutture del centro, con il corpo martoriato e in parte ustionato, chiusa in una busta di plastica. La cagnolina, ferita gravemente e in fin di vita, è morta il giorno successivo.
«Non era quello che volevamo: una pena così blanda per una persona tanto pericolosa e che, per di più, ha a che fare con cavalli e altri animali. La crudeltà e la violenza di questo uomo si è scatenata allora verso la povera Gina ma ora potrebbe riesplodere all’improvviso verso altre creature indifese» ha dichiarato la presidente nazionale Lndc Animal Protection Piera Rosati.
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