
(Foto di Archivio)
LA SENTENZA. I proprietari della compagnia aerea di Grassobbio fallita nel 2015, erano accusati di bancarotta fraudolenta
Tutti assolti per il crack della Miniliner srl, la compagnia aerea del comparto merci con sede a Grassobbio fallita il 5 febbraio 2015, che per l’accusa sarebbe stata ricapitalizzata, quand’era ormai decotta, ricorrendo a titoli spazzatura. Con queste manovre, erano le contestazioni del pm Emanuele Marchisio, gli imputati, accusati di bancarotta fraudolenta, avrebbero causato un dissesto finanziario non inferiore ai 4,7 milioni di euro.
Nella mattinata di martedì 12 novembre il tribunale di Bergamo ha assolto «perché il fatto non costituisce reato» Nicola Radici, figlio dell’industriale seriano Miro e amministratore della Miro Radici Finance srl, la società titolare per un certo periodo del 95% delle quote di Miniliner (nei suoi confronti l’accusa aveva invocato una condanna a 5 anni).
Insieme a lui, e con la stessa formula, sono stati assolti l’imprenditore Marcello Ferraina (5 anni la richiesta del pm), ritenuto la «longa manus» di Nicola Radici, e soci e amministratori della stessa Miniliner o di altre società coinvolte: Gianluca Ferraina, fratello di Marcello, Francesco Keller, Giuseppe Racca, Giuseppe Berlusconi (per tutti questi la Procura aveva chiesto 3 anni e mezzo). Assolta «perché il fatto non sussiste», infine, la Miro Radici Finance, finita a processo per la responsabilità amministrativa/penale riguardante la persona giuridica.
La vicenda aveva preso le mosse nel 2011 e da qui era nata una lunga vicenda giudiziaria, con la prescrizione che negli anni ha falcidiato 11 dei 13 capi di imputazione. Alla fine era sopravvissuta solo la bancarotta fraudolenta.
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