TreviglioFiera, fondi e progetti
Il futuro nei meeting di lavoro

Con i 10 milioni del contributo della Regione, la sede verrà ingrandita e potenziata. Il sindaco Imeri: sarà un centro per congressi aziendali e coworking.

Fare del polo fieristico un punto di riferimento per congressi e show business aziendale anche fuori provincia, con un ampliamento che vada a confermare la valenza strategica di «TreviglioFiera». Questo l’obiettivo che il Comune di Treviglio si è prefissato di raggiungere a medio termine, forte anche dell’annunciato contributo di 10 milioni che arriverà dalla Regione, destinato non solo a ingrandire strutturalmente la fiera ma anche a creare servizi e strade in quell’ampia area a sud della stazione centrale, denominata Mezzaluna, posta tra la vecchia linea ferroviaria e i tracciati Brebemi e Tav.

Fiore all’occhiello per la Giunta di centrodestra, «TreviglioFiera» fin dalla sua progettualità non ha trovato i favori delle opposizioni consiliari. Se da una parte l’Amministrazione Imeri rivendica la portata regionale del polo fieristico, dall’altra si evidenzia la sua inutilità, basandosi per ora sui costi e relativi incassi. Nel 2019 su «TreviglioFiera», a fronte di un incasso di 39 mila euro e spese di gestione per 27 mila, hanno gravato i 158 mila euro, in pratica gli interessi annuali sul mutuo da 4,7 milioni acceso per finanziare parte dell’opera. A penalizzare l’andamento iniziale del 2020, con calendario caratterizzato da una serie di iniziative già concordate, ha pensato anche l’epidemia Covid-19, che ha portato alla cancellazione degli eventi in cartellone nel primo semestre.

Il cantiere del nuovo polo fieristico, che ha il suo punto di forza nella vicinanza alla stazione centrale, snodo ferroviario di valenza regionale, è stato aperto nel 2015, con una previsione di spesa di 3,9 milioni di euro, che per le continue migliorie alla fine è arrivata a quota 7,4 milioni. Nel 2017 l’apertura al pubblico, quindi lo scorso anno l’inaugurazione ufficiale del padiglione fieristico. Sul futuro di «TreviglioFiera» si è così espresso Imeri: «Il polo fieristico, vista la sua posizione strategica, diventerà importante per varie iniziative: dobbiamo uscire dal concetto di fiera, bisognerà pensare a convention aziendali, a luoghi di ritrovo per associazioni di categoria, stiamo pensando a coworking e start-up».

Bonifica e viabilità

Imeri evidenzia anche: «L’opera ha garantito la bonifica di un terreno inquinato, la sistemazione della viabilità in quella zona cittadina del Pip 1, portato più sicurezza, dando più parcheggi gratuiti soprattutto ai pendolari del treno». Per l’autunno poi l’attesa ripresa, stando ai contatti avuti con diverse realtà per l’organizzazione di eventi: «Emergenza sanitaria permettendo – ha detto il sindaco – nell’ultimo trimestre dell’anno, si potrebbero concretizzare i rapporti con gli operatori che hanno in progetto manifestazioni e idee di richiamo, in un contesto adatto come quello della fiera».

Le nuove aree

Rispetto alle risorse che arriveranno dalla Regione. Imeri ha spiegato: «Le destineremo in parte per creare nuove aree, con la possibilità di ampliare la fiera attraverso strutture fisse o mobili. Con il contributo potremo permetterci di lavorare a interventi sulla viabilità, penso su tutti al collegamento stradale sud, tra l’incrocio con Calvenzano e la ex statale 11 in prossimità dell’ospedale. Risorse che serviranno anche per il parco urbano nell’ex cava Vailata – ha proseguito Imeri -, per migliorare i percorsi verso la stazione». Quanto alle critiche: «Se si parla di flop ci si deve riferire a un piano d’azione che non si rispetta. Noi abbiamo sempre detto che la fiera andava completata, fatta conoscere e apprezzare. Lo stiamo facendo e bisogna valutare il tutto a medio termine e non nell’immediato. Se volevamo avere utili si faceva qualcosa di diverso da subito, magari facendo pagare la sosta per le auto nel piazzale della fiera».

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