Treviglio, negozi in centro
In 5 anni perse 45 attività

Il calo nei dati dell’Osservatorio comunale. Tura: contesto poco attrattivo, tendenza da invertire. Pezzoni: si è investito per il decoro urbano e il Distretto.

Cala il numero dei negozi di vicinato a Treviglio. Lo confermano i dati dell’Osservatorio economico redatto dal Comune, riferito al 2019, nel quale sono riportati numeri anche relativi all’ultimo quinquennio, durante il quale il decremento è stato costante.

Nel 2019 i negozi di vicinato erano 477, 22 in meno rispetto al 2018, mentre nel 2015 avevano toccato quota 525 (48 chiusi nel quinquennio): aumentato invece nello stesso periodo il numero dei supermercati, da 20 a 35, mentre rimane unica la grande struttura del centro commerciale.

Matilde Tura, candidata della coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative ha rilevato: «I dati sulle attività economiche trevigliesi del 2019, pre Covid, descrivono con i numeri i cambiamenti che in questi anni abbiamo percepito e vissuto. In cinque anni si sono persi circa 50 esercizi di vicinato a fronte di un quasi raddoppio delle medie strutture di vendita, i centri commerciali, passati da 20 a 35. Soprattutto il centro storico ha sofferto un progressivo svuotamento con meno 45 attività negli ultimi cinque anni. Non solo un danno per i commercianti che hanno abbassato la serranda ma anche per chi è rimasto, in un contesto che a ogni abbandono diventa sempre meno attrattivo, vivibile e sicuro». Un andamento che nel 2020 non è migliorato: «Oggi i dati non possono che essere ulteriormente peggiorati dopo un anno di pandemia. È di vitale importanza invertire questa tendenza e dare nuovo impulso a questo settore, rete preziosa del tessuto economico, urbano, culturale e sociale della città».

Attualmente nella principale piazza e lungo le più frequentate vie del cuore cittadino ci sono 157 attività: 14 in piazza Garibaldi, 2 delle quali chiuse; in via Roma, su 61, 10 hanno le serrande abbassate; in via Galliari ne sono attive 36 su 42; in via San Martino delle 26 presenti ne sono aperte 23; in via Sangalli, chiusura per 4 dei 29 negozi.

Centro commerciale

L’assessore al Commercio, Giuseppe Pezzoni commenta: «Il merito dell’Osservatorio economico è di guardare ben oltre il dato di breve periodo e traguardare con un orizzonte maggiore la vita della città: in relazione alla tanto contestata rete del “grande dettaglio”, i numeri evidenziano come l’incremento maggiore sia stato negli anni ’90, quando la città era a salda guida del centrosinistra e quando fu anche aperto, nonostante il parere contrario dei cittadini, l’unico centro commerciale». Pezzoni evidenzia: «Non va dimenticato che se mai si aprirà un secondo centro commerciale a Treviglio, per oltre 10.000 metri quadrati, sarà realizzabile alla frazione Battaglie, per la previsione inserita nel 2010 nel Pgt, sempre dal centrosinistra trevigliese».

Secondo l’assessore è necessario proseguire nelle attività di sostegno al sistema cittadino: «L’abbiamo fatto in questi anni direttamente, anche con gli investimenti per il decoro urbano, per la realizzazione del TNT e di spazi commerciali per negozi di vicinato dove un tempo, in pieno centro, c’era un supermercato. Indirettamente potenziando il Distretto urbano del commercio, rendendo disponibili risorse materiali, professionali ed economiche».

Un impegno comune

Sulla questione è intervenuto anche Gabriele Anghinoni, presidente della «Associazione commercianti, professionisti e artigiani trevigliesi». «A noi oggi importa un comune impegno a sostegno della nostra categoria. Negli anni scorsi, spesso, ad alcuni è sembrato che denigrare la città fosse il modo migliore per vincere nel consenso popolare, questa situazione ci insegna che invece dobbiamo trovare, tutti insieme, un modo per aiutarci. Il primo è quello di remare tutti nella stessa direzione, per ridurre gli sforzi ed ottenere dei risultat

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