Treviglio cresce: in dieci anni duemila residenti in più
LA DEMOGRAFIA. A fine 2024 gli abitanti erano 31.440. A novembre 2017 il «giro di boa» dei trentamila. Imeri: «Città attrattiva, non solo geograficamente».
Una città in continuo sviluppo, capace di attrarre sempre più residenti e imprese, favorendo l’insediamento di attività commerciali grazie ai servizi offerti e a una posizione territoriale che può contare su una funzionale rete viaria. È la Treviglio che si prepara ad affrontare nei prossimi anni un’ulteriore crescita anche demografica, seppur contenuta. Una crescita già avviata nell’ultimo decennio, visto che i residenti sono passati dai 29.494 del 2014 ai 31.440 al 31 dicembre 2024, con il traguardo dei 30mila superato nel novembre 2017. «L’incremento di 1.946 residenti negli ultimi dieci anni è un dato significativo – commenta il sindaco Juri Imeri – che è stato molto più veloce negli ultimi tempi, sicuramente anche grazie alle infrastrutture viarie, sottolineo però che essere strategici geograficamente è una cosa, ma esserlo per i servizi e la qualità della vita è un’altra. Penso che oggi Treviglio sia un’ottima scelta per le famiglie, con le scuole che vanno dai nidi alle superiori, ma anche per l’opportunità di vivere l’ambiente, le tante attività culturali e sportive».
Come è cambiata la popolazione
Un aumento della popolazione che ha riguardato anche il numero di stranieri, ora a quota 4.792 contro i 3.924 di dieci anni fa. Complessivamente le donne sono 15.963 (erano 15.093 nel 2014) e gli uomini 15.477 (14.401 nel 2014): tra gli stranieri sono di più gli uomini (2.404 ora e 2.045 dieci anni fa) ma la presenza femminile cresce dalle 1.879 di allora alle 2.388 di oggi. È diminuita la natalità ed è cresciuta la popolazione over 70: nel 2014 i nati furono 273 (143 maschi e 130 femmine) mentre in dieci anni si è scesi a 190 (105 maschi e 85 femmine).
Nella statistica rilasciata dall’Ufficio demografico del Comune rientrano anche le morti: 273 (140 maschi e 133 femmine) nel 2014, un decennio dopo 339 (144 maschi e 195 femmine). Al ribasso risultano i matrimoni religiosi, 31 dieci anni fa e 26 lo scorso anno: crescono invece quelli civili che nel 2014 furono 33 e sono risultati 46 allo scorso fine dicembre. Capitolo immigrazione: nel 2014 arrivarono 941 persone (805 da altri comuni e 136 dall’estero), dieci anni dopo 1.235 (963 e 272). Gli emigrati nel 2024 sono stati 880 contro i 618 del 2014.
Il 15,24% è straniero
Nell’ultimo decennio la città ha registrato l’arrivo di molti stranieri che rappresentano il 15,24% della popolazione, mentre prima risultavano essere il 13,3%. Considerando le prime otto posizioni, il Paese maggiormente rappresentato è l’Egitto con 1.260 cittadini, contro i 763 del 2014, anno in cui prevalevano gli 855 albanesi, ora scesi a quota 710: seguono Marocco (550 nel 2024 e 601 allora), Romania (421 e 344), Pakistan (339 e 283), Ucraina (218 e 126) e Repubblica popolare cinese (137 e 66).
La possibilità di lavorare e la presenza dell’ospedale contribuiscono a rendere appetibile Treviglio
Una città attrattiva anche per i servizi forniti alla popolazione: «L’Amministrazione rivolge grande attenzione ai servizi alla persona e alle fragilità – afferma il sindaco – nell’ambito di una città che è cresciuta dal punto di vista residenziale in varie zone e offre la possibilità di accedere con facilità alle aree verdi».
«La possibilità di lavorare e la presenza dell’ospedale – prosegue – contribuiscono a rendere appetibile Treviglio. Grande è lo sforzo e l’impegno dell’amministrazione comunale nel mantenere la città attrattiva e dinamica».
Nel febbraio dell’anno passato il consiglio comunale aveva adottato la variante al Pgt, che disegna lo sviluppo di Treviglio nei prossimi 10 anni: non prevede nuove aree di espansione residenziale, ma la valorizzazione dell’esistente. Le nuove famiglie arriveranno grazie ai piani attuativi già in programma e da completare.
Nessuna espansione spropositata, Treviglio deve e vuole continuare a garantire qualità e quantità dei servizi
Le prospettive
Il sindaco Imeri nelle varie occasioni di presentazione della variante al Pgt ha sempre evidenziato e ora ribadisce: «Non prevediamo nuove aree di sviluppo abitativo, questo perché la previsione di residenza che abbiamo nei prossimi dieci anni è di 33mila abitanti, un po’ in controtendenza rispetto a qualche anno fa, quando si annunciavano come obiettivo i 40mila residenti, dato abbastanza utopistico perché l’intenzione è quella di salvaguardare l’esistente. Nessuna espansione spropositata, Treviglio deve e vuole continuare a garantire qualità e quantità dei servizi».
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