Treviglio, un 15enne rapina a volto coperto tre minorenni: scatta il Daspo urbano di un anno
LA MISURA. Gli ha sottratto denaro e lattine nella notte dell’11 giugno. Il Questore ha applicato la misura di allontanamento del ragazzo, italiano con precedenti, dai pubblici esercizi della città.
Una rapina a volto coperto: è quella messa in atto da un 15enne italiano ai danni di altri tre minorenni nella notte dell’11 giugno a Treviglio. I tre ragazzi stavano uscendo da un locale quando si sono imbattuti nel 15enne che, a volto coperto, gli ha sottratto denaro contante e lattine. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Treviglio sono intervenuti e hanno arrestato il ragazzo nei pressi di via Alcide de Gasperi.
Il Questore di Bergamo, Andrea Valentino, ha emesso a carico del 15 enne, con precedenti di polizia - per la prima volta nel territorio di Treviglio - un avviso orale (misura estesa anche ai minori, a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 123/2023 – noto come Decreto Caivano) e un Daspo urbano, o più precisamente Dacur – Divieto di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze di tutti i pubblici esercizi e i locali di pubblico trattenimento del Comune di Treviglio per un anno. Dalla data di introduzione della nuova norma, gli avvisi orali ai minori emessi dal Questore in ambito provinciale sono stati 21.
Nella stessa nottata gli equipaggi delle volanti del commissariato di Treviglio sono invece intervenuti in piazza don Boffi, dove si stava svolgendo, al centro sportivo, la manifestazione «Cerreto nel pallone», torneo di calcio amatoriale del Csi. Hanno identificato un 38enne italiano, ubriaco, che si rifiutava di fornire le generalità e che ha aggredito con violenza gli agenti minacciandoli pubblicamente e procurando loro lesioni giudicate guaribili con diversi giorni di prognosi. Il Questore, anche in questo caso, ha applicato un Daspo urbano di un anno.
Che cosa è il Daspo urbano
Il Dacur è una misura di prevenzione interdittiva emessa ai sensi dell’Art. 13 bis D.L. 14/2017, viene definita «atipica» in quanto non rientra nel dettato normativo del decreto legislativo 159/2011 sulle Misure di prevenzione. Viene emesso nei casi in cui il soggetto (anche minorenne) si renda responsabile di gravi delitti alla persona o al patrimonio e per i reati di violenza/minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale o porto di armi o oggetti atti ad offendere (queste ultime fattispecie introdotte anch’esse con il recente Decreto Caivano), che vengano compiuti presso un locale o nelle immediate adiacenze. Con il Dacur il destinatario della misura di prevenzione, non può né accedere, né stazionare all’esterno o in prossimità di tutti gli esercizi pubblici e di tutti i locali di pubblico trattenimento del Comune individuato, per il periodo disposto dal provvedimento del Questore (compreso tra uno e tre anni). La violazione della misura è un reato, previsto dall’Art. 13 bis co. 6 D.L. 14/2017, che prevede la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10 mila a 24 mila euro (pene aumentate anch’esse con il Decreto Caivano).
© RIPRODUZIONE RISERVATA