Trascinato nell’Adda dalla corrente, le ricerche del 25enne riprendono giovedì
CASSANO. Alle 16,45 di martedì 9 luglio sulla punta Pecchio: il ragazzo di Treviglio era in compagnia di alcuni amici, forse si è buttato per recuperare un pallone nonostante il divieto di balneazione.
Il fiume Adda miete l’ennesima vittima: un 25enne di origine egiziana residente a Treviglio da mercoledì pomeriggio risulta disperso nelle acque di Cassano da dove non è più riemerso. Il giovane si trovava sulla punta Pecchio, il lembo di terra tra il canale Muzza e l’Adda, con altri ragazzi, che però dopo l’episodio non sono stati in grado di fornire l’identità dello sventurato alla quale sono risaliti in seguito i carabinieri della tenenza di Cassano, dopo avere trovato la fotocopia del documento di riconoscimento negli indumenti lasciati dal 25enne a riva.
L’allarme nel pomeriggio
La tragedia si è consumata verso le 16,45 in località Pecchio, da cui prende il nome anche la punta erbosa sulla quale solitamente si piazzano quanti vogliono prendere un po’ di frescura nelle giornate calde estive, come quella di ieri. Una zona molto frequentata, come tutta quella del «Traversino», punto che si trova dall’altra sponda del fiume, dove non mancano i cartelli che indicano il divieto di balneazione, spesso trasgredito. Le testimonianze raccolte ieri erano un po’ contrastanti. Qualcuno ha affermato che il ragazzo si sarebbe tuffato dal ponte sovrastante il canale Muzza, altri che si sarebbe immerso da punta Pecchio. Sta di fatto che il giovane è entrato in acqua in un punto del Muzza apparentemente tranquillo, ma che subdolamente nasconde insidie e correnti ingannevoli. Di certo è che una volta in acqua il ragazzo è stato in grado di raggiungere la sponda, quindi, sempre sulla base di un’altra testimonianza, avrebbe cercato di recuperare un pallone finito in acqua e proveniente dal gruppo di giovani presenti sul lembo di terra.
Dopo circa trecento metri, in prossimità del ponte stradale vicino alla zona del «Traversino», la testa dell’egiziano è riemersa per qualche attimo per poi sparire definitivamente alla vista dei testimoni.
È a quel punto che l’egiziano ha mostrato le prime difficoltà, sparendo sott’acqua mentre la corrente lo spingeva dal canale Muzza verso il più turbolento e pericoloso fiume Adda. Da terra è stata subito lanciata la richiesta d’intervento al 112, mentre i presenti, impotenti, osservavano la superficie dell’Adda nella speranza di vedere il giovane riaffiorare. Dopo circa trecento metri, in prossimità del ponte stradale vicino alla zona del «Traversino», la testa dell’egiziano è riemersa per qualche attimo per poi sparire definitivamente alla vista dei testimoni.
«Il problema è che c’è molta corrente e non è possibile calare i sommozzatori»
Ricerche anche mercoledì
Sul posto sono giunti i soccorritori con squadre dei Vigili del fuoco di Milano, Treviglio, Dalmine, del Saf di Bergamo e i volontari del Nucleo sommozzatori Treviglio. La perlustrazione ha avuto anche il supporto dall’alto dell’elicottero dei Vigili del fuoco di Milano. Un’operazione durata fino alle 21, che purtroppo non ha dato gli esiti sperati. A coordinare le operazioni Luciano Roncalli, ispettore anticendio dei Vigili del fuoco del Comando di Milano. «Il giovane mentre faceva il bagno è stato trascinato dalla corrente, è riemerso pochi secondi ed poi è scomparso. Il fiume ha un grande portata d’acqua e sta spingendo notevolmente – ha spiegato l’ispettore – quindi le attività di ricerca sono ostacolate da questi aspetti oltre che dall’acqua scura. L’elicottero ha sorvolato sulla Muzza e sull’Adda, ma con esito negativo. Dalle paratie poste più a valle del fiume, fino al punto in cui si è inabissato il ragazzo, abbiamo fatto quattro risalite, ma il problema è che c’è molta corrente e non è possibile calare i sommozzatori».
Si cerca a valle del ponte della Muzza dove il giovane martedì pomeriggio è stato avvistato per l’ultima volta.
L’ispettore Roncalli dubita che anche mercoledì mattina possano intervenire i sommozzatori: nella mattinata sono stati usati i droni senza però alcun esito, nel pomeriggio nuove ricerche saranno effettuate con i gommoni. Il Saf di Milano lavorarerà per identificare un punto sicuro dove entrare con un gommone: si cerca a valle del ponte della Muzza dove il giovane martedì pomeriggio è stato avvistato per l’ultima volta.
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