Torna la Festa in Rocca, Urgnano rilancia la congiura contro il Colleoni
L’iniziativa Il 7 luglio un grande corteo storico aprirà la manifestazione: spettacoli, giochi e visite guidate. Al centro la figura del condottiero.
Le 40 candeline da soffiare erano pronte già dal 2020 ma la pandemia ha costretto per due volte a rinviare i festeggiamenti. Ma ora, dopo due anni, la manifestazione storica che dal 1981 porta il nome del paese di Urgnano e del suo castello visconteo fin fuori dai confini provinciali, è pronta a celebrare il suo importante traguardo. Da giovedì 7 a domenica 17 luglio, sotto il titolo «Colleoni, il Grande Condottiero», si tiene la 40ª Festa in Rocca, organizzata come da Apu – Associazione Promo Urgnano col patrocinio di comune, Provincia e, per la pima volta, Regione Lombardia. Tutto ebbe inizio, nel 1981, grazie all’allora direttore dell’oratorio, don Domenico Locatelli, oggi parroco di Montello. In quegli anni il castello dei Conti Albani, che dal 1953 è proprietà del Comune, era chiuso e versava in un grave stato di degrado.
Don Locatelli e i giovani
Così, il curato decise di riaccendere i riflettori e spingere per il suo restauro promuovendo un grosso intervento di pulizia del giardino pensile, delle stanze, del fossato e del parco: come raccontarono i quotidiani di allora, si formò una squadra di 200 persone tra gli 8 e i 13 anni, con 13 animatori e 16 assistenti, sotto la sovrintendenza dell’architetto Sandro Angelini e l’assistenza dell’ufficio tecnico del comune. E p er tre giorni, il 10, 11 e 12 luglio, il castello venne riaperto al pubblico con visite guidate e animate, spettacoli teatrali e musicali curati dalla biblioteca e dal Laboratorio Teatro Officina e, nel parco, serate danzanti e banchetti medievali. Era nata così la prima Festa in Rocca che, fino a due anni fa, non ha mai mancato un’edizione. L’Amministrazione comunale, apprezzando l’impegno di quei giovani, si impegnò a sua volta per avviare un vero e proprio restauro, cosa che avvenne pochi anni dopo.
L’impegno dei volontari
Tra quei ragazzi dell’oratorio del 1981, c’era anche Alessandro Gavazzi, presidente dell’Associazione Promo Urgnano che da quasi 30 anni organizza la kermesse: «Lo spirito e la passione è rimasta la stessa del 1981. Apu, nel suo statuto ha come missione quella di valorizzare il castello in primis e gli altri monumenti storici e architettonici di Urgnano, e mantenere viva la Festa in Rocca, grazie all’impegno di tanti volontari senza i quali questo traguardo non sarebbe mai stato possibile. Siamo 120 tesserati, una novantina attivi nella festa, tra figuranti, recitanti, tecnici e impegnati nel servizio gastronomia. E per ora, ad averci fermato dopo 40 anni, è stata solo la pandemia». Il debutto sarà il 7 luglio alle 21 con il corteo storico di ben 300 figuranti: accanto al gruppo di Urgnano ci saranno gli Sbandieratori e Musici dell’Urna di Urgnano, l’associazione Astorica Città di Albino, e i gruppi storici Scacchi viventi di Mapello, Giuramento di Pontida e Ubiale Clanezzo. Dalle 22, in piazza Libertà, spettacolo di giochi di luce e fuoco con effetti speciali.
«La congiura»
La principale novità di questa 40ª edizione sarà uno spettacolo teatrale itinerante incentrato sulla figura del grande condottiero bergamasco, figura centrale della festa: la «Congiura al Colleoni», in programma venerdì 8 luglio (alle 21 e alle 22 per 25 persone a gruppo). L’ingresso è gratuito ma la prenotazione obbligatoria al 333.2254255 (da lunedì a sabato dalle 15 alle 21) o via mail: [email protected]. Il percorso scenico è inserito nel progetto «Di Famiglia in Famiglia», viaggio tra castelli, ville, palazzi e borghi finanziato dalla Regione e nato dalla volontà della Provincia e di 22 comuni oltre al capoluogo, alla scoperta dei casati che tra il XIII e il XIX secolo hanno contribuito alla crescita del territorio. Lo spettacolo, tra scene recitate e proiezioni, riporterà i visitatori tra il 1442 e il 1443, raccontando l’imprigionamento di Bartolomeo Colleoni al castello dei Forni di Monza in seguito alla congiura ordita nei suoi confronti dal Duca di Milano Filippo Maria Visconti. Sempre il condottiero sarà al centro delle tradizionali visite guidate e animate al castello «Con lo spirito del Colleoni».
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